CRESCE IL CICLISMO MA MANCA BRINDISI

di MARCO MARANGIO

SAN PIETRO VERNOTICO – “Perché Brindisi non c’è?”
E’ questa la domanda che si pone Stefano Cascione, istruttore della Mtb San Pietro Vernotico, nonché da un anno coordinatore provinciale della confederazione nazionale ciclismo.
Cascione riflette sull’attuale situazione dello sport ciclistico, a livello provinciale, che stando alle sue dichiarazioni, risulta essere ben radicata sul territorio della provincia brindisina. Paradossalmente, seppur i piccoli paesi rispondano attivamente in tale ambito, manca all’appello proprio la città di Brindisi la quale si trova sprovvista di una società sportiva ciclistica.
“Da tre anni – spiega Cascione – il comitato provinciale del ciclismo si è considerevolmente risollevato. Dopo la morte del presidente storico, Asaro, alla mancanza del quale c’è stata una lenta flessione del comitato, gli è succeduto prima di me Antonio Mitrugno, il quale ha fatto un buon lavoro. Oggi come oggi, grazie ad un lavoro costante, abbiamo una decina di società che operano nel settore organizzando gare sia su strada che fuori strada”.
Cascione passa alla rassegna dei paesi più attivi in questo senso: Pezze di Greco, che organizza gare di ciclocross; Ceglie, dove ogni anno si compie una gara nazionale per under 23; San Pietro Vernotico, dove si fanno gare di ciclocross.
“A queste ve ne sono aggiunte altre – rimarca Cascione – come San Pancrazio e Mesagne, dove si eseguono delle gare su strada. Ci sono, inoltre, delle società che fanno delle attività giovanili come quella di Ostuni e quella sanpietrana, che è l’unica riconosciuta in questo ambito dalla federazione. Questo fa comprendere come l’attività sia ben avviata.”
Il monito che Stefano Cascione vuole lanciare è come, considerando il radicamento capillare sul territorio, manchi proprio all’appello la città di Brindisi.
“L’unica nota dolente in tutto questo – afferma Cascione – è la città di Brindisi. E’ l’unico capoluogo della Puglia in cui non si ha neanche un’associazione affiliata alla federazione. Questo non può che arrecare dispiacere. Secondo i miei dati, esiste soltanto un’associazione a Brindisi, che organizza la bellissima manifestazione Brindisi in bicicletta. Tolto questo, non rimane nessuno che fa o partecipa alle gare. Anzi, molti appassionati di ciclismo hanno la tessera con le associazioni di San Pietro o San Vito e che si aggregano agli altri.”
Secondo l’analisi fatta da Cascione, a Brindisi manca pertanto qualcuno che aggreghi tutti gli appassionati del suddetto sport in un’unica aggregazione sportiva.
“Per avere contezza di quanti amatori della bicicletta ci sono, basta andare sulla strada nord di Ostuni per vedere gruppi, piccoli o grandi che siano, di ciclo amatori armati e provvisti di tutto punto. Quindi io mi chiedo: perché non c’è nessun brindisino volenteroso che prenda in mano la situazione creando un’associazione ciclistica come se ne vedono ormai tante nel territorio?”
Cascione ricorda, infine, come proprio Brindisi abbia sfornato  ciclisti professionisti, come Elio Aggiano, di tutto rispetto che hanno, peraltro, partecipato anche al primo giro d’Italia.
“Il mio augurio è che, in provincia si continui a creare nuove società soprattutto per i più giovani, ma oltretutto spero che la città di Brindisi possa vedere nascere nuovi punti di riferimento concreti per chi ama questo bellissimo sport che è il ciclismo. ”

Senzacolonne 19/04/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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