Il Cavaliere:vergogna Italiana

E’ onestamente inutile girarci intorno o usare perifrasi in tale contesto.
La nostra penisola è in ginocchio e ben lungi dal rialzarsi. Dopo le leggi "ad personam", i patti fatti tra i compagni di merenda, ed umili regali pontifici, il quesito Alitalia getta un’ombra ancor più oscura sulla nostra Italia. Oltre alla crisi finanziaria, solo il suddetto "crack" poteva giovare ad un clima già di per sè teso e quanto mai critico. Forse la crisi è voluta, sarà stata programmata a tavolino, così come l’ultima caduta del Governo Prodi…ma va sempre peggio…anche se tutto ciò, a onor del vero, non tange minimamente ad un fin troppo noto personaggio…noto, oltre che per le virtù e le doti da manipolatore mafioso, anche per il "benigno menefreghismo" che manifesta non per il Governo, sul quale potremmo soffermarci largamente, ma per gli stessi INGENUI ED IGNORANTI ELETTORI che lo scorso 13 e 14 Aprile hanno votato questo losco e bislacco figuro. La situazione è drammatica…il crollo economico alle porte…non c’è niente di meglio di una bella vacanza…Per onore della giustizia giornalistica e dell’oggettività opinionale che la governa, cito testualmente quanto letto dal sito di Repubblica.it:
 
"Ma il Cavaliere dov’è? Ai giornalisti stranieri il povero Franco Frattini, mandato a New York a sostituire il premier, raccontava che "Berlusconi è dovuto restare a Roma per salvare l’Alitalia dal collasso". E invece, zitto zitto, il Cavaliere è planato in elicottero mercoledì pomeriggio sulla dolce campagna umbra, nella beauty farm di Marc Mességué, per una tre giorni di remise en forme. Concetto ampio, declinato da Mességué in vari programmi terapeutici dai nomi evocativi: "Non dimenticatevi di voi stessi", "Movimentate la vostra vita". Precetti che Berlusconi già di suo tiene in gran conto."
 
Questa è l’icona della nostra Italia! Icona deturpata e martoriata. I poveri ex-dipendenti di Alitialia non avranno le cure termali del Capo Del Governo, in cambio avranno solo un posto sicuro: sulla strada. Ringrazio la Provvidenza per avermi dato una "forma  mentis" culturale che mi abbia sempre fatto girare al largo da queste bassezze. Chissà cosa dirà il grande Emilio Fede che, dato e considerato che non ha mai fatto buon uso dell’arte del giornalismo, affermerà magari che il suo "caro Silvio" era troppo stanco e vicino al collasso cerebrale e che ha portato il lavoro con sè…Chiunque conservi un minimo di orgoglio patriottico dovrebb smetterla di dare voti non solo a un mafioso, ma anche ad un giullare di corte che deturpa la nazionalità tutta e la sua Costituzione. Ma la morale sappiamo bene qual’è…
Gli italiani sono solo un popolo di pecoroni e come tale "va tosato e munto"
 
urlo_munch_berlusconi      
 
Morpheus
 

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

2 commenti:

  1. é assolutamente deplorevole e vergognoso che il Presidente del consiglio si rechi nella beauty farm nei giorni cruciali di una estenuante trattativa,che rischiava e rischia di mandare a casa migliaia di onesti lavoratori che sudano per portare avanti una famiglia…ma fosse solo questo il male…il Paese è in forte collasso economico, in una fase finanziaria davvero buia, e lui si impegna a liberarsi dai guai giudiziari insieme al fantoccio Alfano che, pur di accattivarsi le simpatie del Cavaliere, ha optato per il trapianto dei capelli…
    é l ora di capire chi è questo personaggio…è ora che tutti reagiamo con forza contro chi deturpa con le sue malefatte la nostra entità nazionale…il primo passo lo possiamo percorrere insieme l’ 11 Ottobre.Firmare e Fermare chi , per i suoi luridi interessi personali, per salvarsi dalle condanne già ricevute, vuole cambiare l’ Articolo 3 della nostra Costituzione che sancisce l’ uguaglianza di noi tutti davanti alla legge! Firmiamo…Fermiamolo!!!!!!!!!!!!! 

  2. Bravo Marco, si legge molto bene e tutto d’un fiato. Purtroppo gli italiani preferiscono l’icona dell’esteriorità a quella dei contenuti e sei perfettamente esatto definendoli pecoroni.Mi stupisco molto dei giovani che lo seguono (per non dire lo idolatrano) in virtù di quale abbaglio? Credono che possa dargli lavoro?  Credono che possa risanare l’Italia come se fosse una sua azienda? O forse lo ammirano per il comportamento assunto, sembre sorridente e sensibile ai propri interessi e mai a quelli della povera gente o del popolo, che ritengono giusto e maestro di vita per la propria crescita e carriera nella vita? Questo mi fa paura: l’ipocrisia dei giovani! E nota che lo votano i poveracci, i senza lavoro coloro che sono più danneggiati dalla sua politica.E’ sbagliato pensare ancora alla politica dello scambio e dei favori, se vogliamo uscire dal tunnel (o meglio baratro) dobbiamo pensare alla politica che pensa a tutti e riporta giustizia sociale … ma purtroppo non voti!Ad oggi solo Di Pietro, probabilmente per una avversione viscerale, gli si oppone con fermezza! Purtroppo Veltroni mi ha deluso e D’Alema (che ritengo al top) è troppo "sul piedistallo" e la sua alta politica non scende alla comprensione popolare.Lo scenario è triste ma non mi arrendo, le idee sono come la fede o ci credi o l’abbandoni.Buona giornata Jedi

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