LA PASSIONE DI CRISTO RIVIVE A TORCHIAROLO

di MARCO MARANGIO

TORCHIAROLO – La via Crucis diviene vivente.
In occasione dell’inizio della settimana Santa, assieme alla quale si vedranno i festeggiamenti in sede civile e religiosa della Madonna di Galeano, gran parte di solerti ed attivi cittadini aiutati dalle associazioni religiose, e non, hanno realizzato una via Crucis vivente.
Prendendo esempio dalla stessa idea utilizzata per la realizzazione del Presepe vivente torchiarolese che, durante il periodo natalizio,  attira in paese parecchi visitatori, la via Crucis vede in questo 2011 la sua seconda edizione.
Organizzata dalla comunità tutta ed anche dalla parrocchia Matrice, ma sostanzialmente idealizzata da Antonio Tondo, la drammatizzazione di questa originale Passione di Cristo ha chiamato a raccolta quasi un centinaio di comuni cittadini che si sono spesi, chi in un modo, chi in un altro, nella buona riuscita dell’evento religioso. I numeri, infatti, parlano chiaro. Sono stati 87 i volontari delle diverse associazioni che si sono mossi in tal senso. Chi ha prestato la propria voce nella lettura dei passi inerenti alle quattordici stazioni che compongono il rito processionale, chi ha installato l’attrezzatura necessaria per l’amplificazione, chi ha recitato interpretando i personaggi cardine della storia del calvario di Cristo. Questi gli attori “per caso” interessati: Rosario Spagnolo, nel principale ruolo di Gesù; Maria Elena Del Coco, nel ruolo di Maria; Annalisa Cisternino ha interpretato la Veronica; Alessandro Tremonte, ha sopportato per diverse stazioni il pesante fardello della Croce poiché ha dato forma alla figura di Simone di Cirene; il discusso personaggio di Pilato è stato  interpretato da Andrea Serinelli; Sandra Tommasi, Luisa Miccoli ed Enza Quarta hanno recitato, invece, il ruolo delle tre donne pie, mentre Vincenzo Serinelli, Pino Napolitano ed Adriano Perrone hanno indossato le corazze delle guardie romane.
La processione, nello specifico, è partita dal largo della Chiesa Madre sita in piazza Castello ed ha attraversato via Principessa Elena, via Principe di Napoli, via Principe Amedeo per poi tornare  in piazza dove la via Crucis ha visto la propria conclusione.
La grande particolarità che ha catturato gli sguardi ed i cuori di tutti i fedeli è stata nel vedere il paese di Torchiarolo divenire luogo, seppur rappresentativo, di accoglienza di una delle storie più drammatiche e forti della cristianità.
Ogni casa ed ogni angolo di strada hanno visto transitare la magia e la silenziosa devozione del vero senso della Pasqua. L’originalità della rappresentazione, si è visto, ha segnato un nuovo modo di vivere la settimana Santa che, quasi sicuramente, diverrà una vera e propria tradizione ed un immancabile appuntamento di ogni anno, così come lo è diventato l’atteso Presepe vivente.
Grazie alla collaborazione di tutti, infatti, le immagini ed i personaggi, visti tante volte al cinema ed in televisione, sono divenuti realtà. Un altro punto che va a favore della cittadinanza torchiarolese che, sempre di più, dimostra spirito d’iniziativa e di collaborazione.

Senzacolonne 22/04/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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