PASQUALE RIZZO: SAN PIETRO V.CO? CON IL “GRANDE SALENTO”

Pasquale Rizzo – sindaco di San Pietro Vernotico

SAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviatoci dal sindaco Pasquale Rizzo in merito alle questione “riordino province”. Da quanto si evince, il Primo Cittadino è favorevole a far rientrare il paese di San Pietro Vernotico nel così definito “Grande Salento”. Di seguito riportiamo integralmente il testo in questione:

In data 11.9.2012 ho vissuto l’incontro in Provincia di Brindisi ove, a parte le differenziazioni tra i vari Sindaci, ho ascoltato la verità traboccante per voce dei segretari delle sigle sindacali presenti, probabilmente in quanto mentalmente liberi da qualsivoglia condizionamento differente rispetto alla tutela dell’intero territorio Provinciale. Tutti e quattro, con le dovute differenziazioni di ordine dialettico e discorsivo, nella sostanza hanno espresso le medesime perplessità ed hanno avanzato proposte di fatto unitarie, salvo Corradino De Pascalis il quale ha posto in luce le maggiori affinità e le convergenze di interessi esistenti tra Brindisi e Lecce rispetto a Taranto che, a suo modo di vedere, ha tutto l’interesse ad oscurare il nostro territorio o comunque a non lasciare spazi differenti rispetto alla centralità di Taranto (si pensi ai porti antagonisti, agli aeroporti etc.). La lungimiranza del sindacato è stata di fatto poi toccata con mano durante l’incontro tenutosi in Regione il giorno successivo, laddove il Presidente della Provincia di Taranto Florido ha escluso qualsivoglia possibilità che si possa realizzare il “pasticcio”(se non erro è stato così definito) della provincia di Brindisi e Taranto con due capoluoghi (come quella di Pesaro ed Urbino) assumendo che ciò avrebbe creato confusione e conflitti e che quindi a suo dire vi è la sola possibilità di Taranto capoluogo di Provincia. Peraltro ha rimarcato di non avere alcun interesse e/o intenzione di interloquire con Lecce per realizzare la grande Provincia, prescindendo dal pensiero del Presidente Gabellone. Avrebbe quindi lasciato il timone in mano a Stefano, Sindaco di Taranto, rimarcando che appariva difficile finanche porre siffatti problemi in Consiglio comunale ai cittadini tarantini attualmente presi da ben altre problematiche. Del resto una volta che il Presidente Ferrarese prima dell’avvio dei lavori in quel di Bari ha comunicato che Lecce non è interessata al Grande Salento per cui residuava l’accorpamento tra Brindisi e Taranto, Florido ci ha abbracciato (o forse inglobato) a braccia aperte assumendo la predetta posizione dallo scrivente ritenuta irrispettosa e tracontante, seppure apprezzabile per la sua franchezza. Risultato: salvo dichiarazione di incostituzionalità della norma (da tutti auspicata), Brindisi è destinata a soccombere. Allora, pur condividendo la rabbia del Presidente Ferrarese per un territorio di fatto cancellato, lo scrivente ritiene di perseguire quanto dichiarato in quel di Brindisi e cioè che tutti i Comuni del territorio Brindisino dovrebbero rimanere compatti decidendo di unirsi alla Provincia di Lecce, con il gioco delle continuità territoriali; in tal modo nessun Comune chiederà di far parte della Provincia di Taranto ( e del resto vi è il divieto in tal senso perché trattasi di provincia destinata ad accorparsi ad altre ed il legislatore ha specificato che i passaggi di Provincia sono possibili purchè non alterino i dati rilevabili dal provvedimento ministeriale), e, salvo differente accordo, Florido e Stefano dovranno dare una indicazione (accorparsi a loro volta alla Provincia di Lecce o divenire parte integrante della città Metropolitana di Bari), residuando poi, in difetto di indicazioni, il potere della Regione di decidere gli ambiti territoriali e formulare proposte. Se si crede nel Grande Salento come unica Provincia che accomuni Lecce, Brindisi e Taranto è questa l’unica via; qualsivoglia altro meccanismo non ha i tempi per consentire la tutela del territorio di Brindisi che finirà con il subire l’annessione a quello di Taranto, magari mantenendo qualche piccolo presidio territoriale se mai la popolazione tarantina riterrà di destinare clemenza. A tutto ciò non si è disponibili per cui chiedo a tutti i Sindaci del territorio Brindisino di riflettere su tale aspetto ed a mantenere l’unità di intenti. Ho proposto a Cellino, Torchiarolo, di allargare l’unione dei Comuni a Sandonaci e San Pancrazio, e sabato in conferenza stampa sono convinto che si alzerà una voce unica da tutti questi Comuni che, finalmente, hanno colto la necessità di fare fronte unico. Di certo vi è la ferma volontà di realizzare una grande Provincia salvaguardando, come proposto dai Sindacati, i presidi per i cittadini prima di ogni ulteriore aspetto.”

Pasquale Rizzo Sindaco di San Pietro V.co

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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