PASQUALE RIZZO SUL PROGETTO “UNIONE COMUNI VALESIO”

“il Sindaco Rollo ed il Consigliere Comunale e Regionale Romano non si sono resi conto di aver realizzato una opera mai finanziata”

il Comune di San Pietro Vernotico

SAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo ed interamente pubblichiamo un documento del sindaco Pasquale Rizzo sul tema del progetto “Unione dei Comuni Valesio”. Quest’ultimo  risalente al 2009, divine protagonista centrale del discorso del Primo cittadino che, stando alle sue dichiarazioni, diverse colpe sono da additarsi alla precedente Amministrazione considerando il fatto che, essendo stato tema del penultimo Consiglio comunale i diretti interessati non hanno espresso nulla a riguardo:

Pasquale Rizzo - sindaco di San Pietro Vernotico

Pasquale Rizzo – sindaco di San Pietro Vernotico

Durante il penultimo Consiglio Comunale allorquando lo scrivente ha sollevato il problema legato al progetto realizzato attraverso l’Unione dei Comuni Valesio, si è riscontrato un silenzio della opposizione, da parte soprattutto dei consiglieri Argentieri e Solazzo (ma involge anche le giunte susseguitesi nel tempo), imbarazzante perché figlio, evidentemente, di una consapevolezza in ordine al problema tenuto nascosto sino a quando è stato scoperto: la reazione altrimenti sarebbe stata di incredulità. L’errore commesso dalla precedente Amministrazione è gravissimo ed imperdonabile perché tanto elementare da involgere i più elementari compiti di un assessore, ma la mala fede è assolutamente intollerabile anche se successiva all’errore ormai commesso ed i silenzio serbato dal 2009 ad oggi è inaudito. Si tratta del progetto involgente la pubblica illuminazione della Unione dei Comuni “Valesio” che ha visto il nostro Comune attore principale in quanto comune capofila, avendo anticipato oneri per circa €.400.000,00 per lavori realizzati anche in Torchiarolo (esattamente sulla strada c.d. “sparti feudo” in Torre San Gennaro) e Cellino San Marco. Quindi abbiamo non solo anticipato soldi dei nostri contribuenti, ma lo abbiamo fatto realizzando opere anche in Comuni differenti rispetto a San Pietro V.co. Il fatto “mostruoso ed aberrante” sotto il profilo amministrativo è che quel progetto è stato dato per finanziato ed è stato integralmente eseguito con tanto di fine lavori e certificato di corretta esecuzione delle opere, nel mentre era stato solo inserito in una graduatoria ad un posto infinitesimale mai raggiunto in termini di finanziamenti nell’ambito del Por 2000/2006. Si è quindi affidata la progettazione e direzione lavori, è stata espletata la gara di appalto, realizzate le opere, pagati tutti i Sal (sempre con i nostri soldi anche per le opere eseguite in Cellino e Torchiarolo) e poi stranamente, nonostante nel 2009 il Comune era entrato nel patto di stabilità ed aveva necessità di incassi, nessuno, in apparenza, si è interessato dei rimborsi della Regione (la Regione avrebbe dovuto erogare in favore del Comune, se mai fossimo stati finanziati, una percentuale a rimborso già alla stipula del contratto con la ditta appaltatrice dei lavori, poi man mano che venivano erogati gli stati avanzamento lavori). Tengo a precisare che il tutto si è consumato quando Consigliere Comunale era anche la vera “mente” della amministrazione 2005/2010, il Rag, Pino Romano che quindi, essendo al tempo ed a tutt’oggi anche Consigliere Regionale, non si riesce a capire come mai abbia consentito tale leggerezza senza accorgersene. In tutto il Paese vi erano manifesti con scritto “grazie Pino”, ma il Sindaco Rollo, le Giunte susseguitesi ed il Consigliere Comunale e Regionale Romano (oltre agli altri consiglieri comunali) non si sono resi conto di aver realizzato una opera mai finanziata, e di non aver di contro dato seguito all’unico vero finanziamento ottenuto di minore importo (poco più di €.200.000,00) finito nel dimenticatoio: se avessero affidato la gestione del tutto al Consiglio comunale dei ragazzi forse questi avrebbero potuto spiegare a Rollo, Argentieri, Pecoraro la differenza tra un progetto finanziato ed un progetto ammesso a finanziamento non creando un ulteriore buco nei bilanci Comunali. Non solo: i legali rappresentati della ditta aggiudicataria, proveniente dalla Campania, terra che, al tempo, guardava con attenzione al nostro territorio, visti gli appalti assegnati (v. cimitero), nei giorni scorsi è stata condannata penalmente per aver effettuato un sub appalto non autorizzato ed addirittura per aver utilizzato un minorenne al lavoro senza le prescritte autorizzazioni, e l’attuale Giunta dallo scrivente presieduta, costituitasi parte civile, ha visto riconoscersi danni e spese in favore del Comune. Ci si chiede: i direttori dei lavori, dove erano; è mai possibile che una giunta di sinistra consenta ad una ditta, sub appaltatrice illegittima, di far lavorare minori sul nostro territorio, in un progetto eseguito dichiarando che si è stati finanziati nel mentre la Regione non ha mai deliberato in tal senso (nonostante un consigliere Regionale e comunale curava al tempo direttamente i rapporti tra Giunta e Regione)? Eppure i dipendenti della ditta sub appaltatrice fasulla erano quasi tutti di San Pietro V.co! Non solo: tra le carte processuali è emerso un documento dal quale risulta che un consigliere comunale che ha salvato la giunta Rollo all’epoca della fuoriuscita di Mingolla, Protopapa e Marasco, che dapprima aveva fatto i manifesti contro il Sindaco per poi assicurare la maggioranza come undicesimo consigliere, risulta aver posto a disposizione il suo garage o deposito, sicuramente non a pagamento, per posizionare il materiale utilizzato dalla ditta fasulla poi condannata. Per carità, tanto di cappello alla certa gratuita disponibilità, ma tanta confusione e soprattutto, tanto di indicibile visti gli esiti del procedimento penale e di quello amministrativo. Ricordo che in una pubblica dichiarazione quando Rollo giustificò le sue dimissioni poi ritirate, fece riferimento a vicende gravi ed indicibili! Pensate poi che nel bilancio di fine mandato inviato a casa di tutti i cittadini, pieno di falsità indicibili redatto a spese dei cittadini e senza che i funzionari abbiano verificato la bontà di quanto dichiarato, l’opera pubblica in questione è stata evidenziata come uno dei meriti e degli atti di maggior spicco della precedente amministrazione: che bravi, visti gli esiti, ma in effetti l’opera in questione racchiude e condensa le capacità tecnico-amministrative di chi ha amministrato il paese negli anni scorsi ed ha lasciato debiti e danni immensi. Non vi è bilancio in cui non si è costretti a sottrarre risorse per far fronte ai gravosi debiti ed alle grossolane ed incidibili azioni amministrative dannose per il Paese.Giampietro-Rollo-2 Naturalmente ho provveduto ad attivare ogni percorso al fine di ottenere il pagamento delle somme, gli uffici regionali, pur volendo superare le gravi ed inaudite mancanze, hanno due problemi: il finanziamento vero non è mai stato avviato anche sul mirweb; quello mai deliberato dalla Regione e quindi fasullo ma indicato negli atti deliberativi del Comune di San Pietro V.co per giustificare la spesa sostenuta anche in favore dei comuni di Torchiarolo e Cellino San Marco, non è mai stato autorizzato. Sono in attesa ancora di riscontri, tuttavia consiglio a tutti i componenti di giunta che sul punto hanno deliberato (quasi tutte le innumerevoli di Rollo), ai Rup ai direttori dei lavori e soprattutto al Consigliere Regionale Romano, che ad oggi ha cancellato San Pietro V.co dal suo percorso politico amministrativo, ( stia tranquillo non ne soffriamo la mancanza atteso che in ogni caso a prescindere dalle appartenenze politiche vi sono in Regione Dirigenti prima e politici poi che hanno come primo obiettivo il bene della collettività che non viene mai travalicato dalla rabbia per aver perso malamente in casa propria le elezioni nel 2010. Lei è consigliere Regionale di tutti i cittadini pugliesi, anche di chi era stanco del suo modo di fare politica in San Pietro V.co) di attivare ogni utile percorso per porre rimedio alla situazione, e ciò non già nell’interesse del Paese (abbiamo previsto già nel bilancio approvato le somme necessarie per il riconoscimento del debito fuori bilancio ed ho richiesto ai Comuni di Torchiarolo e Cellino di rimborsare la loro quota), ma nell’interesse dei soggetti summenzionati perché, vorrei esser chiaro, questo danno non sarà pagato dai cittadini ma da chi si è macchiato di tanta leggerezza ed ignoranza amministrativa non sapendo distinguere la differenza tra un finanziamento accordato ed un inserimento in graduatoria, da chi pensa di poter riscuotere somme come direttore lavori senza rendersi conto che sul posto vi erano imprese non autorizzate che addirittura facevano lavorare un minorenne. Vi sono risorse regionali che possono essere liberate e, almeno in parte finalizzate, per cui forse, almeno parzialmente si può rimediare a questo esempio di inettitudine politica, ed incapacità gestionale.
Purtroppo, egregio Consigliere Regionale, i suoi attuali rappresentanti in Consiglio comunale, quelli che hanno vanificato i suoi sforzi, ove mai operati, di tutela del territorio negli anni 2005/2010, continuano a chiedermi (addebitandomene cause ed effetti) lumi su problemi antichi a loro ascrivibili (v. Sporting, zona Pip, Pallitica etc.), probabilmente perché per poter comprendere alcuni passaggi occorre aver contezza di ciò che si è verificato per come rilevabile dagli atti: ciò mi consente quindi di dare la giusta comunicazione in ordine a tante nefandezze: in altri tempi la politica, consapevole di aver utilizzato una classe politica poco tecnica, soprattutto se in buona fede, avrebbe fatto quadrato nell’esclusivo interesse del Paese; in altre realtà funziona ancora oggi così. Mi rendo conto però che ciò non potrà mai accadere in San Pietro V.co, non potendo Lei e la sua classe dirigente (così la definì durante l’ultimo suo consiglio comunale prima delle dimissioni affermando che avrebbe dovuto “camminare da sola”) mai smaltire la rabbia per aver perso le elezioni ed il giocattolo nelle sue mani e ciò a prescindere dagli interessi del territorio! E’ mortificante toccare con mano la mancanza di umiltà in capo a chi si pregia di aver ottenuto finanziamenti pubblici ma poi è stato incapace di spenderli, di chi ha dissipato, lasciando debiti immensi, occasioni importanti per il Paese, di chi non riesce a comprendere (e la vittoria di Renzi è una eloquente risposta in merito) che la gente è esasperata ed in gravissima difficoltà, e che chi è chiamato a svolgere funzioni politiche dovrebbe mettere da parte ogni aspetto personale pensando al bene collettivo. E’ emblematico che, durante l’ultimo consiglio comunale il consigliere Argentieri, trattando il problema delle opere pubbliche, evidenziava il merito dell’Amministrazione Rollo di essere stata capace di reperire finanziamenti senza cofinanziamento regionale o nazionale, nel mentre l’attuale amministrazione ha reperito finanziamenti con cofinanziamenti: come se un sindaco vada al “supermercato” della Regione o dei ministeri e sia nelle condizioni di scegliere di partecipare a bandi che prevedono o meno il cofinanziamento comunale; o come se un’amministrazione, come l’attuale, che ha deciso di realizzare un centro aperto per minori, una comunità socioriabilitativa per disabili psichici gravi, un centro interculturale, il rifacimento del basolato del centro storico, debba porsi il problema di cofinanziare l’opera! Argentieri non si è posta il problema di aver deliberato e realizzato opere mai finanziate e che con €.400.000,00 spesi avrebbe cofinanziato molte altre opere, se mai fosse riuscita a realizzarle visto che, a fronte dei finanziamenti ottenuti, solo grazie all’operato della attuale Amministrazione si è realizzata la zona Pip, il progetto Pirp, l’asilo nido etc., e che il problema più grande non è quello di reperire finanziamenti, ma di spendere i soldi regionali, nazionali e comunitari dando risposte ai cittadini. Il metro per misurare la capacità amministrativa è questo (per le ricadute occupazionali, per l’utilizzo di fondi comunitari, per l’incremento del Pil e l’effetto moltiplicatore che consente di avviare) e non il cofinanziamento eventuale. Per carità, il problema della corretta visione delle cose non ci riguarda, involgendo la classe dirigente del PD da Lei a suo tempo individuata, a noi compete l’obbligo morale e giuridico di “leccare le ferite” dei danni ereditati dalla vecchia amministrazione e di continuare a progettare e realizzare le opere finanziate!
Il Sindaco
Avv. Pasquale Rizzo

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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