PRESENTATO IL NUOVO PROGETTO PER LA MARINA TORCHIAROLESE

LENDINUSO (marina di Torchiarolo) – Nonostante il periodo balneare sia giunto ormai al termine, già si parla e si fanno nuovi progetti per i prossimi anni a venire. Questo è quanto accaduto di recente nel comune di Torchiarolo che, in sede di consiglio comunale, si è discusso e votato un avveniristico progetto di un futuro approdo turistico per la marina di Lendinuso.
Quest’ultima, infatti, è divenuta ormai da diversi anni vittima degli agenti atmosfrerici e risulta pertanto indispensabile un’azione che possa salvaguardarla in questo senso.
Reso noto in un incontro con la cittadinanza, in cui si è inoltre discusso circa i risultati dei primi cento giorni dall’elezione a sindaco di Giovanni Del Coco e della sua nuova giunta, il prospetto dell’attuale situazione e quella del prossimo futuro è stata proiettata su maxi schermo  dinanzi ad un vasto pubblico attento e curioso di immaginare come si trasformerà la loro amata marina nel giro di pochi anni.
In collaborazione con il Circolo Nautico di Torchiarolo e con una valida equipe di tecnici ed esperti del settore, l’architetto Firminio dell’ Aglio ha studiato ed elaborato il progetto.

Avendone dato accurata visione si è potuto constatare, grazie alle foto proiettate, lo stato di degrado in cui versa la costa litorale. In diversi tratti di costa, infatti, attualmente vi è un arretramento della fascia costiera per effetto delle correnti.
“Bisogna intervenire – ha dichiarato l’architetto dell’Aglio – a seguito dell’enorme erosione causata dal mare nel corso degli anni.” Difficile, quindi, sarà il compito dell’amministrazione poiché, come è noto, è il comune che presenta maggiori chilometri di costa limitrofi. Per cui risulterebbe assai arduo, non solo far fronte ad una spesa ingente, ma soprattutto controllare e manutenere la costa stessa.
L’architetto ha poi dettagliatamente illustrato e commentato la linea progettuale del tutto affermando che il futuro approdo prevederà un’area di bacino di circa 20mila metri quadri, con 250 posti barca. 
L’approdo avrà le attrezzature dovute come acqua, elettricità, dei distributori di carburanti e di un apposito servizio antincendio.
Nello specifico, le opere cosiddette “a mare”, invece, avranno un bacino con barriera foranea, la quale potrà inoltre ospitare imbarcazioni anche di notevole entità. L’arco, doveroso sottolineare, abbraccerà tutta la costa litoranea degradata affinché  possa essere risanata in qualche modo.
Saranno previsti i servizi di riferimento per la nautica che non saranno di tipo “invasivo”, ossia non deturperanno l’attuale visuale sul mare, né modificheranno lo stato del Piazzale storico di Lendinuso. Pertanto, docce, bagni, spogliatoi, magazzini e depositi avranno il loro giusto posizionamento logistico senza aggredire l’aspetto paesaggistico.
Sulla parte superficiale, invece, che comprende la zona del piazzale, verranno inseriti tre “corpi” atti alle attività commerciali. Un rendering a tutto campo, quello descritto dall’architetto, le cui immagini hanno colpito per la loro immediatezza, rendendo l’idea completamente fruibile a tutti.
La speranza è, quindi, quella di poter vedere in un futuro non troppo lontano un miglioramento della marina che non potrà far altro che dar lustro ad una costa per troppo tempo dimenticata,  tenendo altresì conto di una attenta profilassi ambientale.

Marco Marangio
SenzaColonne 26/08/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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