Referendum costituzionale: come distruggere il mantra delle “leggi veloci”

Con il nuovo Senato, funzionamento più veloce per legiferare meglio.” Dopo i vari mantra su risparmio costi della politica e fine del bicameralismo, uno dei tanti appigli fittizi del sostenitori della (schi)forma Boschi – Verdini è quello secondo cui, in futuro, il Parlamento italiano potrà emanare leggi in modo più rapido e veloce. Assunzione vera? Assolutamente no. Se da un lato basta leggere il futuro art. 70 per comprendere quanto sarà più complicato il rimbalzo fra Camera e Senato, dall’altro gli italiani più accorti ben sanno che in Italia non si ha bisogno di ddl più rapidi, ma di leggi ben fatte. Nello specifico, si dice che in Italia vi siano fra le 150mila e le 350mila leggi inutili . Il numero esatto non è dato saperlo, benché il padre del Porcellum, al secolo Calderoli, abbia pensato a bruciarne un tanto al kilo). La storia politica degli ultimi anni ci ha insegnato quanto non si abbia bisogno di tempi rapidi, quanto di leggi utili e ben scritte. I tempi rapidi, difatti, ci sono già stati si hanno “nobilissimi” esempi. Citiamo alcuni casi esemplari, così a random:

  • Leggi ad personam di Berlusconi: sulle rogatorie del 2001, passata in 93 giorni; legge Cirami del 2002, passata in 191 giorni; lodo Schifani del 2003, passata in 69 giorni; il lodo Alfano del 2008 supera tutti perché passata in 25 giorni;
  • Decreto “salva liste” del 2010, passata in 10 giorni;
  • manovra economica del Governo Monti (quello tecnico, quello bravo, quello statista), passata in 8 giorni;
  • legge Fornero del 2011, passata in 16 giorni

Come si può vedere, l’elenco delle leggi più rapide della storia repubblica corrispondono alle peggiori che abbiamo avuto l’orrore di vedere nascere ed in alcuni casi morire perché bocciati dalla Corte costituzionale tanto erano contro i principi stessi della Costituzione (sopratutto le leggi pro Berlusconi). Quindi le domande sorgono spontanee: leggi più rapide? No grazie, considerato che quanto c’è la volontà politica di scrivere ed approvare ddl c’è tutto. Leggi migliori? Magari, visto che anche con le più recenti, fra “buona scuola” e “jobs act” si sono distrutte le basi economiche e culturali del Paese. Scritte meglio? Sarebbe l’ideale, visto che financo la nuova Costituzione (qualora venga approvata) pare scritta da un alunno, fra l’altro poco dotato, di prima elementare.

Chi ha detto Mariaelena Boschi?

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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