SABATO 21 MAGGIO: I “DONATtORI” AL TEATRO DON BOSCO

di  MARCO MARANGIO

SAN PIETRO VERNOTICO – La solidarietà va in scena.
Giunta al terzo anno di rappresentazioni teatrali, l’associazione Avis di San Pietro Vernotico si cimenta in una nuova drammatizzazione, originale e differente dalle altre.
Attraverso tali rappresentazioni, infatti, il gruppo di volontariato si propone come obiettivo quello di diffondere la cultura della donazione del sangue, offrendo volontariamente il proprio impegno per stare insieme e trascorrere una piacevole serata.
L’Avis sanpietrana ha, infatti, da diverso tempo istituito una propria compagnia teatrale chiamata, appositamente, “DonaTtori” per indicare la duplice e significativa valenza degli elementi, in veste sia di attori che soprattutto di donatori di sangue.
I DonaTtori hanno riscosso particolare successo lo scorso anno nel mese di giugno nel teatro Don Bosco, ad agosto sul piazzale panoramico di Torre San Gennaro, in occasione del periodo balneare ed infine, nel mese di settembre, sul piazzale della parrocchia dei Santi Angeli Custodi. Proprio per i consensi di pubblico ottenuti, il gruppo teatrale sta proseguendo il percorso intrapreso con l’allestimento di nuovi lavori ed il soggetto analizzato in questione ne rappresenta l’ultima fatica.
“Io, Alfredo e Valentina”, questo il titolo della commedia comica in due tempi di Oreste De Santis, narra di Federico, quarantenne e single, dai modi molti raffinati che vive solo in un appartamento a Roma. La sua è una vita tranquilla, se non fosse per le continue intrusioni della sorella Maria che, di stampo tradizionalista, vuole a tutti i costi farlo sposare. Federico, pur non avendo nulla contro il matrimonio, non ha ancora trovato la donna del suo destino. Maria, però, si è ormai convinta che suo fratello scappi dal matrimonio e dalle donne perché gay. Tale versione dei fatti è supportata anche dai modi chic di Federico che, a tratti, danno questa impressione. Maria se ne convince completamente quando vede arrivare l’amico del cuore di Federico, cioè Alfredo, anche lui chic ma sposato e che invece va dal fratello a chiedere conforto, poiché si è perdutamente innamorato di una prostituta di nome Valentina, per la quale è disposto a tutto.
Gli equivoci rendono questa commedia facile da seguire e divertentissima sino alla fine, con momenti di grande comicità.
Infatti, così come espresso da Anita Leggio, che ha curato la regia, la commedia vuole essere anche un modo per riflettere sul tema della diversità, molto spesso messa in discussione, e che dovrebbe essere motivo di confronto nell’odierno contesto sociale.
Personaggi ed interpreti sono: Giuseppe Liaci, nel ruolo di Federico; Daniele Mancini, nel ruolo di Alfredo; Annapaola Stampacchia, nel ruolo di Maria; Maurizio Gesué, nel ruolo di Peppino; Stefania Sanasi, nel ruolo di Fiammetta; Laura Bruno, nel ruolo di Valentina; Giorgia Renna, nel ruolo di Concettina, Antonio Marangio, nel ruolo dell’amministratore.
L’apertura del sipario è prevista questa sera, sabato 21 maggio, presso il teatro “Don Bosco” alle ore 21:00.

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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