SAN PIETRO V CELEBRATA LA GIORNATA NAZIONALE DELLA TIROIDE

La scuola media “Don
Minzoni” presenta un progetto per la iodoprofilassi



Conclusasi da poco la Giornata Nazionale della Tiroide. Quest’evento,
che ha visto una diffusione capillare su territorio nazionale in termini
organizzativi e informativi, prende vita dal G.A.T. (Gruppo Aiuto Tiroide). La motivazione primaria di tale associazione è
contribuire alla costruzione di una Comunità di Cittadini Competenti, le cui
conoscenze e capacità siano volte al miglioramento del controllo delle malattie
tiroidee, nonché a favorirne la prevenzione. L’Associazione, tra l’altro, si
rivolge a coloro che vivono una malattia tiroidea e alle loro famiglie al fine
di offrire un orientamento sugli aspetti di diagnosi e cura, nonché alla
sensibilizzazione degli organismi pubblici sui problemi sanitari,
assistenziali, economici e sociali dei malati di tiroide.  Su questa delicata problematica si è quindi
interessato anche il comune di San
Pietro Vernotico
che, grazie alla collaborazione del Laboratorio Analisi S.O “N. Melli” e alla Direzione Sanitaria ASL, è riuscita ad organizzare un importante
incontro pubblico sulla presentazione del progetto “La iodoprofilassi nell’età evolutiva come promozione di salute”
avutosi presso la scuola media “Don
Minzoni”
.


Tra i tanti relatori intervenuti spiccano i nomi di Liborio Rainò, dipartimento di
Promozione della Salute , che ha introdotto il tema; Piero de Matteis, dir. Medico UOC, che esposto in modo analitico i
disordini da carenza iodica nell’età pediatrico-evolutiva; Daniela Agrimi, Amb. Di Endocrinologia, che invece ha discusso
sullo iodio come elemento nutrititivo; Annunziata
Bellavista
, docente di scienze presso la scuola media Don Minzoni, ha
presentato il progetto pilota “Analisi della iodocarenza nella Popolazione
Scolastica” supportata dal prezioso ausilio della già citata dott.ssa Agrimi.
Il tema portante del dibattito è stato, inutile dirlo, proprio lo iodo,
microelemento essenziale per la sintesi degli ormoni tiroidei. E’ noto come i
disordini da carenza di iodio (IDD)
possano determinare gozzo, ma anche ritardo di sviluppo fisico e mentale.
Livelli normali di ormoni tiroidei sono necessari per la migrazione neuronale
ed i processi di mielinizzazione del cervello fetale. I disordini da carenza di
iodio sono, pertanto, particolarmente critici nella donna in stato di
gravidanza e nei bambini in età prescolare. Un grave deficit iodico durante la
gravidanza, infatti, aumenta il rischio di nati morti, di aborti spontanei e di
anomalie congenite. Un deficit iodico di grado moderato-grave nei bambini
correla con una compromissione della funzione intellettuale e delle capacità
motorie. Inoltre, in popolazioni con carenza iodica cronica, è dimostrata una
riduzione del quoziente di intelligenza di 12,5 punti.

E’ pertanto fondamentale, promuovere una
supplementazione iodica finalizzata a stabilizzarne i depositi intratiroidei e
corporei. In Puglia, secondo una stima effettuata alla fine degli anni ’90
sulla popolazione giovanile dal Comitato nazionale per la Prevenzione del
Gozzo, la prevalenza del gozzo in tema di iodoprofilassi del 2005, è importante
valutare i suoi effetti sullo stato di iodocarenza nell’età evolutiva.

Per tale motivo, l’ospedale sanpietrano “N. Melli” ha
indetto delle visite gratuite a tutta la cittadinanza per il controllo ed
analisi della tiroide in modo da prevenire e meglio tutelare questo fenomeno
spesso poco considerato.

Marco Marangio,

fonte "L’Ora del Salento" del 25 APR 2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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