SAN PIETRO V.CO OSSERVATORIO LEGALITA’: E’ ANCORA SCONTRO RAGUSA – RIZZO

Ragusa: “il Sindaco non ottempera alle sue stesse ordinanze”

Rizzo replica: “Osservatorio sì, ma quando terminerà lo scontro politico”

Prefettura - Brindisi

Prefettura – Brindisi

SAN PIETRO VERNOTICO – L’ Osservatorio sulla legalità torna a far parlare di sè. Purtroppo ciò che dovrebbe essere un bene comune di tutti i cittadini sanpietrani, alieno sia alle polemiche che alla politica, è vittima di un iter di genitura piuttosto travagliato. A parlare è il consigliere di minoranza Francesco Ragusa (Pdl) che più di tutti ha puntato il dito contro l’Amministrazione rea, a suo dire, di non aver adempiuto a quanto deliberato nelle sedi dei Consigli Comunali e di tardare, ancora, alla votazione a riguardo. Per questo motivo, il consigliere ha ritenuto opportuno mandare un esposto alla Prefettura di Brindisi al fine di segnalare la mancanza istituzionalizzazione dell ‘Osservatorio:  “A partire dall’ inizio del mandato, che risale alle consultazioni del 2010, fino ai recenti avvenimenti – esordisce Ragusa – le inadempienze e le irregolarità dell’ amministrazione Rizzo iniziano ad assumere una rilevanza non più trascurabile, che è documentabile e verrà evidenziata anche in successive segnalazioni.” “Nella presente ci si limita a rilevare che, a seguito di una proposta votata all’ unanimità (Sindaco compreso) in consiglio comunale per la costituzione di un osservatorio sulla legalità, come strumento utile a capire e prevenire certi fenomeni, in considerazione della percezione di allarme sociale che anche altri indicatori importanti, quali l’ associazione antiracket, insistono a segnalare da tempo e che vanno aldilà dei dati statistici e oggettivi che possono emergere dall’ egregio lavoro delle forze dell’ ordine dispiegate sul territorio, la stessa amministrazione sta ostacolando l’ insediamento dell’ osservatorio, in maniera esplicita contravvenendo quindi gravemente al deliberato del consiglio comunale.” A seguire, l’accusé: “Questo atteggiamento di per sè grave violazione di legge, se reiterato, come già avvenuto in altre occasioni che documenteremo, costituisce una non più tollerabile situazione di oltraggio alle istituzioni e di inottemperanza di norme che stanno a fondamento delle istituzioni democratiche e di principi cardine per il loro funzionamento.” Continua il consigliere: “Approvato in consiglio il regolamento sull’ osservatorio, pur essendo la nomina del componente dell’ opposizione, un atto vincolato dallo stesso regolamento, la votazione non viene eseguita, ma fatto ancora più grave è che non esistono ragioni per le quali il sindaco e l’ amministrazione non abbiano più inserito la votazione dei componenti di questo organismo in consigli comunali successivamente convocati, come risulterà dagli atti trasmessi in Prefettura.” Infine rincara la dose: “Già in altre occasioni il Sindaco non ha ottemperato a sue stesse ordinanze, ma prosegue invece con affidamenti diretti parcellizzati negli importi e nel tempo al fine di eludere le normali procedure di acquisizione di beni e servizi, il tutto con una giunta incompleta da un anno e assessori mai presenti, questioni insieme ad altre che saranno oggetto di successive segnalazioni.” Si chiede, in conseguenza l’ intervento della S.V. illustrissima affinchè l’ amministrazione inserisca l’ insediamento dell’ osservatorio con urgenza conformandosi all’ impegno cogente della massima istituzione comunale nel rispetto dei principi e delle norme cardine del sistema democratico.

Pasquale Rizzo - sindaco di San Pietro V.co

Pasquale Rizzo – sindaco di San Pietro V.co

Di ben altro avviso è il sindaco Rizzo che, rispondendo allo stesso consigliere sulla questione “ordine pubblico” (mossa dallo stesso Ragusa) si è così espresso:

Dal giorno dell’insediamento della Amministrazione che mi onoro di presiedere (aprile 2010) tutti i dati relativi ai reati sono “crollati”: non vi sono state denunce per estorsione, le rapine si sono ridotte del 99% (in tre anni una rapina ad una attività in Via Brindisi a fronte di un numero elevato di rapine consumate dal 2008 al 2010); gli scippi si sono ridotti di oltre il 70% (quello consumato domenica è il primo, e si spera l’ultimo del 2013); i furti presso le attività commerciali si sono ridotti, sempre rispetto ai tre anni precedenti, di oltre il 60%; i furti in appartamento si sono ridotti del 40%, a fronte di un aumento dell’80%. Allora chi intende raccontare verità, può fare tutte le polemiche di questo mondo per la mancata costituzione dell’osservatorio sulla criminalità rientrando nel ruolo politico che gli competeva non ingeneri, per dare significato alla sua piatta esistenza politica, inutili paure o fobie quando la statistica parla chiaro.”

Continua Rizzo: “La soluzione dei problemi non viene dall’Osservatorio sulla sicurezza ed in tal senso, sempre auspicando quella onestà intellettuale che è tuttavia ormai merce rara, si chiede a Ragusa se ritiene che le quasi 100 borse lavoro di fatto ideate dall’Amministrazione dal 2010 ad oggi ed assicurate a soggetti economicamente svantaggiati non abbia agevolato il raggiungimento dei dati statistici così rilevanti in termini di riduzione dei reati; se le 30 persone circa che hanno lavorato come ausiliari del traffico non abbiano rappresentato un ulteriore impulso in tal senso; se le trenta persone circa che nel dicembre 2011 hanno avuto una occasione lavorativa abbiano rappresentato un ulteriore allentamento della morsa della crisi occupazionale; se l’aver assicurato alla Polizia Municipale dal 2010 ad oggi da un minimo di due sino ad un massimo di otto agenti a tempo determinato in quasi tutti i mesi dell’anno abbia consentito al Comando di riappropriarsi di un territorio anche in termini di controllo e repressione (non sono stati forse i vigili a scovare i ragazzi che si erano introdotti a scuola?): in tutti i cinque anni dell’Amministrazione Rollo, se non erro, solo due persone per pochi mesi in un solo anno (2009) sono state assunte, senza che Ragusa si fosse mai preoccupato di tali lacune e della inesistenza di un Comitato per la Sicurezza in un Paese avvilito dati tanti reati consumati.
Tutto questo peraltro senza avere, dal 2010 ad oggi, il minimo aiuto dalle opposizioni, anzi proprio Ragusa ha votato contro tutti i provvedimenti che hanno consentito le assunzioni a tempo determinato e le borse lavoro.”

Termina categoricamente il Sindaco:

“Allora sino a quando l’Osservatorio sulla sicurezza rappresenterà un luogo di scontro politico dove qualcuno pensa di poter acquisire visibilità senza aver dato nulla in termini di proposte lasciando al Paese solo il costo dei gettoni di presenza od il rimborso alle Amministrazioni di appartenenza, allora la sua genesi potrà attendere, sono altre le priorità cui pensare.”

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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