SAN PIETRO VERNOTICO SCUOLA: È GUERRA ALLA CARTA

il “sottile” limite tra informazione e deontologia professionale

la scuola "Ruggero de Simone"

la scuola “Ruggero de Simone”

SAN PIETRO VERNOTICO –  Leggendo un periodico locale, parrebbe che alcuni genitori si siano lamentati presso il cronista di riferimento circa la mancanza di carta igienica nella scuola Ruggero De Simone. Le famiglie, così come espresso dallo scritto, stanche di dover provvedere alle necessità dell’Istituto, infatti, hanno ben pensato di evitare l’esposizione del disagio alla dirigenza interloquendo direttamente con il giornalista. Si legge testualmente  ” […] i genitori stanchi, forse, di dover provvedere loro alle necessità dell’istituto, non sono andati a parlare direttamente con la dirigente scolastica, ma hanno denunciato il problema oltre che sul web (?) anche al cronista rendendo pubblica la vicenda”. Il pezzo si conclude con una strigliata alle scelte politiche amministrative e con, financo, dei consigli per gli acquisti. Ovviamente, per diritto di replica, il dirigente scolastico ed il presidente del Consiglio d’ istituto hanno esposto la fattualità del caso con una lettera inviata alla redazione e dalla quale si legge che:

[…] (le insegnanti, nda) hanno confermato che alcuna problematica di tale specie si è mai verificata; non fosse solo che la carta igienica viene custodita in classe dalle maestre che la consegnano agli alunni all’esigenza. Ciò al fine di evitare (come già successo in passato) che i rotoli di carta igienica venissero buttati nei water otturandone gli scarichi. Nè mai alcuna lamentela è stata mossa dai genitori, né risulta che gli alunni si recano in classe con la carta igienica negli zaini. 

articolo 29 maggio 2013

articolo 29 maggio 2013

Oltretutto, nessun genitore ha mai lamentato il disservizio: “[…] spiace osservare che, ove mai, ammesso che quanto riportato nell’articolo in questione fosse vero, avrebbero potuto e dovuto porre il problema all’attenzione del Consiglio di Istituto (nel quale siede la dirigente nonché un rappresentante eletto dai genitori i cui figli frequentano l’istituto De Simone tra cui lo stesso Presidente del Consiglio d’Istituto); oppure avrebbero potuto e dovuto rivolgersi alle maestre o direttamente all’assessore della Pubblica Istruzione. Ma così non è stato.”

Nello scritto, dirigente e presidente fanno notare quanto sia venuto meno quanto dettato anche dal codice deontologico, ossia il dovere di verità (vd L. n. 69/1963 che dalla stessa Carta dei Doveri quale “obbligo inderogabile”). Difatti, un giornalista dovrebbe comportarsi secondo quanto segue: riceve la segnalazione, interloquisce con la fonte ed in seguito dovrebbe accertarsi che il disagio/disservizio/problema esiste realmente parlando con chi di competenza.

articolo 30 maggio 2013

articolo 30 maggio 2013

Nella giornata di oggi, sullo stesso periodico ed a firma dello stesso cronista, appare il pezzo di risposta alla nota del dirigente e del presidente. Nota, quest’ultima, che è stata presa con un riferimento potenzialmente parziale. Poco male, considerato il fatto che viene confutato quanto apparso nel pezzo del giorno prima ossia che non è vero che la carta non c’è ma che viene custodita dalle maestre. Eppure nello scritto di giorno 29 maggio si evince ciò: che i genitori provvedevano da sé al fabbisogno dell’Istituto. Al di fuori di ogni polemica, Prima Pagina riporta i due pezzi del quotidiano di riferimento e la nota inviata alla redazione a firma del dirigente e del presidente, al fine di offrire al lettore (come sempre su questo blog) la facoltà di apprendere la notizia e di trarne le dovute conclusioni.

risposta del dirigente scolastico e presidente del consiglio d’Istituto

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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