“SIAMO CERTI CHE SIANO I CAMINI?”

di MARCO MARANGIO

TORCHIAROLO – “Noi non ci stiamo”. E’ questo l’incisivo monito che ha espresso un gruppo giovanile di Torchiarolo riguardante la discussa situazione ambientale che colpisce il paese.
Facendo parte del partito “La Destra” di Storace, alcuni ragazzi guidati da Gianni Martinelli hanno pensato bene di mobilitarsi per sensibilizzare la cittadinanza a prendere una netta posizione a riguardo del problema “camini”.
Lo hanno fatto partendo dal social network facebook, creando un gruppo dal nome “Siete sicuri che ad inquinare siano i camini?”. Il titolo si commenta da solo.
“Prima di essere un partito – afferma Martinelli – siamo un movimento composto prevalentemente da giovani cha amano far sentire la propria voce su questioni delicate come la crisi ambientale. Proprio per questo abbiamo intenzione di infiggere nel paese un manifesto, con il quale dichiareremo che secondo il nostro parere vi sono delle mediazioni da parte della politica, che non vuole che Enel appaia nella questione emergenza Pm10. Non vogliamo far passare la centrale come esente dalla causa di inquinamento. Difatti, nei giorni in cui i caminetti sono stati spenti, il livello di Pm10 stranamente è risultato essere lo stesso.”
Il manifesto citato da Martinelli si presenta efficace ed ironico al tempo stesso. Sullo sfondo è presente la centrale Federico II dalla quale spunta una nuvoletta fumettistica in cui è scritto un probabile pensiero della suddetta centrale: “Non inquino. Lo dice anche l’Arpa. Siete voi che accendete i vostri caminetti”.
A sovrastare lo sfondo è poi la frase che rappresenta il concetto cardine e la finalità del manifesto stesso: “La realtà mistificata per difendere i poteri forti e i grandi gruppi industriali.”
“Noi non ci stiamo”, si legge sul manifesto e conclude: “un’offesa alla nostra intelligenza. Un’offesa ai nostri cari morti di tumore”.
Ironia e drammaticità si uniscono assieme per una dichiarazione di sicuro impatto ed efficacia.
“Come si fa a parlare dell’Arpa – continua Gianni Martinelli – quando quest’ultima riceve tutta la documentazione direttamente da Enel? Noi, anche come partito, ci siamo sempre schierati dalla parte dell’ambiente e abbiamo fatto diverse battaglie su questo fronte, che è stato per troppe volte mistificato. Adesso ci dicono che si installeranno dei filtri nei camini per ridurre il tasso di inquinamento e non si è considerata la spesa che si dovrà fare per manutere questo sistema di filtraggio. Fossi stato io il sindaco, avrei innanzitutto creato una consulta e successivamente avrei cercato di creare un gruppo professionista attraverso il quale fare dei sopraluoghi, per vedere se i filtri che sono installati a Cerano sono realmente quello che dicono. Io ho espresso, in maniera provocatoria, di utilizzare i fondi stanziati dalla Regione Puglia,  per l’acquisto dei filtri, nella ricostruzione del campo sportivo di Torchiarolo perché i problemi economici di bilancio nel Comune non sono pochi.”
Le idee espresse da Martinelli e dal proprio movimento giovanile non sono poche e, se attuate nel concreto constesto sociale torchiarolese, potranno fare la differenza. In cantiere, oltre al manifesto, vi sono infatti dei pubblici incontri con la cittadinanza attraverso i quali discutere e mobilitarsi in merito a quanto ruota all’ancora irrisolto “giallo” di Torchiarolo.

Senzacolonne 18/02/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

Un commento:

  1. Su questo argomento si può fare facile demagogia (tipica della destra più estremista).
    Se non ci fosse di mezzo la tutela della salute.
    Se si vogliono cavalcare le mistificazioni va bene. Ma ci si deve prendere la propria responsabilità rispetto ai possibili danni che potrebbero scaturire da affermazioni del tutto prive di fondamento.
    Il Comune di Torchiarolo, Regione Puglia, Provincia di Brindisi e ARPA (che non è un circo, ma un’agenzia PUBBLICA che effettua analisi, studi e monitoraggi) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per cercare di porre rimedio ad una criticità che da molti anni, è oggetto di attenzione e di studi specialistici e approfonditi non solo da parte di ARPA Puglia, che hanno chiarito alcuni aspetti dell’inquinamento dell’aria a Torchiarolo. Pertanto se Martinelli avesse avuto responsabilità di guida del dell’amministrazione avrebbe dovuto tenere conto dei risultati di tali studi. Sicuramente si sarebbe prodigato assumendosi le proprie responsabilità per tutelare la salute dei cittadini.
    Se fosse meno “mistificatore” si sarebbe accorto che le risorse stanziate dalla Regione non possono essere distratte per altri scopi.
    Poi, la questione del PM10 e degli sforamenti della soglia, come l’avrebbe affrontata? sulla base delle sue sensazioni?
    Sicuramente, nessuno e tanto meno l’amministrazione comunale di Torchiarolo ha mai posto in dubbio la gravità della situazione dal punto di vista dell’incidenza delle malattie neoplastiche e i possibili effetti determinati dalla presenza a pochi chilometri della centrale di Cerano e del polo industriale di Brindisi.
    Personalmente invece sono favorevolmente colpito dal grado di partecipazione che, nonostante le comprensibili perplessità e i dubbi, va diffondendosi nella cittadinanza sulle problematiche della tutela ambientale. Bisogna quindi, riconoscere che la nuova amministrazione ha avuto il coraggio, con scelte che appaiono impopolari, ad avviare un percorso che per lunghi anni era rimasto soffocato.

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