TAEKWONDO SPV:PICCOLI ATLETI VINCONO L’ORO

SAN PIETRO VERNOTICO – Nascono piccole stelle dello sport nella nostra provincia, nell’ambito della tecnica del Taekwondo. Nel mese di novembre, infatti, si è svolto a lecce nel palasport di piazza Palio il campionato regionale juniores cadetti A e B novizi ed esordienti di combattimento di Taekwondo.
Alla gara, organizzata dal comitato regionale Fita (Federazione Italiana Taekwondo), unica federazione riconosciuta dal Coni e dal Cio, erano presenti molte società pugliesi ed alcune di diversi regioni.
L’Asd “Taekwondo Sport center” ha partecipato con quattro atleti ottenendo i seguenti risultati: tre medaglie d’oro rispettivamente per Carmina Buta, Mattia Moriero e Pezzuto Francesco ed argento per Christian Carrozzo.
L’età media di questi piccoli campioni è dagli otto ai nove anni, tutti provenienti da Cellino San Marco o San Pietro Vernotico.
Soddisfatto dei risultati ottenuti dai propri allievi, il maestro Fernando Melendugno, cintura nera di sesto Dan, commenta così:
“Sono piccoli atleti, ma come risultati dimostrano molto più esperienza di quanto non sembri. Alcuni di loro hanno partecipato per quattro volte ai tornei di Taekwondo e sistematicamente hanno sempre vinto la medaglia. Alcuni sono cinture nere, avendo partecipato agli esami di grado Poom che poi termineranno nel programma dei Dan. Questo permette ai bambini di poter svolgere appieno l’attività sia in palestra che a livello di gare. Prima dei quattro vincitori regionali – continua il maestro – ci sono anche i bambini della categoria cadetti tra i quali vi è qualcuno che ha fatto esperienza già a livello internazionale. E’ sempre un bene che possano continuare a confrontarsi specialmente con delle nazioni forti. Infatti, una nostra cadetta alla prima esperienza internazionale, vissuta in Germania, è riuscita a portare a casa il bronzo. A marzo dell’anno scorso, invece, in Austria siamo riusciti a qualificarci con l’argento. Tutti loro, ma anche gli altri, rappresentano la punta di diamante della nostra associazione, sperando che possano crescere e che possano migliorare anche come rendimento. Da parte mia l’impegno c’è e sono contento perché i miei sacrifici vengono ripagati”.
Altra  categoria ricca di sorprese e d’entusiasmo è quella dei bambini, dai cinque anni in su, che non hanno nulla da togliere ai loro compagni più grandi.
“E’ fondamentale che i bambini imparino giocando – riprende Fernando Melendugno – rispettando delle regole fondamentali. Infatti, per loro è vietatissimo, a differenza delle altre categorie più avanzate, colpire in faccia l’avversario per salvaguardare la loro incolumità fisica. ”
Nonostante le differenze d’età, quindi, il gruppo è nutrito nel rispetto del prossimo, che sia avversario o meno, e nella passione nella continua scoperta dello sport. E’ lodevole, a tratti anche raro, vedere degli atleti così piccoli ma al tempo stesso così determinati nel raggiungere i traguardi previsti e riuscire a portare a casa tali vittorie ne è la chiara testimonianza.

MARCO MARANGIO

SenzaColonne 12/11/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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