Libero in prima pagina: la “malaria” del giornalismo italiano

La deontologia questa sconosciuta. Non è la prima volta che la linea editoriale di “Libero” (anzi “Occupato”, come ama definirlo Marco Travaglio) stupisce (in negativo ovviamente) i cittadini. Discriminante verso attori politici e non solo, il quotidiano diretto ad anni alterni prima da Belpietro poi da Feltri, ferisce ancora. Oggi…

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