TORCHIAROLO: SERINELLI SUI DEBITI FUORI BILANCIO

TORCHIAROLO – Riceviamo e pubblichiamo l’interrogazione pervenutaci dal consigliere di opposizione del Comune di Torchiarolo, Nicola Serinelli, in merito alle questione dei debiti fuori bilancio:

il Comune di Torchiarolo

il Comune di Torchiarolo

“La misura é colma. Siamo stanchi di assistere impotenti al balzello di certe affermazioni rese in consiglio comunale da esponenti dell’esecutivo che governa il nostro paese, sistematicamente poi smentite dagli atti e dai fatti nei consigli successivi. Nella seduta consiliare del 27 novembre si discuteva, tra gli altri, del riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, esattamente delle spese dovute all’Acquedotto Pugliese, per quasi 112 mila euro e del primo stato di avanzamento dei lavori per l’Asilo nido dovuto alla ditta costruttrice, per circa 150 mila euro …
N.B. il secondo SAL è già alle porte … e sarà ancora nuovo debito. E pensare che appena due mesi fa (28 settembre), sempre nel corso della seduta del consiglio comunale (chiamato ad approvare la verifica degli equilibri di bilancio), la maggioranza approvava la non sussistenza di debiti fuori bilancio.
Quanto di più falso. Documenti alla mano, già in quella sede i consiglieri di minoranza avevano evidenziato la sussistenza di diversi debiti fuori bilancio in capo al Comune e richiamavano la responsabilità, non solo di natura contabile, ma anche patrimoniale. dei consiglieri di maggioranza che si apprestavano ad approvare un atto falso che, nel tempo ha falsato sistematicamente la veridicità dei dati dei bilanci comunali anche degli ultimi anni. Il consiglio comunale, convocato nella seduta del 27 novembre, per discutere ed approvare i debiti fuori bilancio per circa 262 mila euro, smentendo quanto dichiarato nel precedente consiglio, di fatto confermava quanto in più circostanze era stato rilevato dai consiglieri di opposizione. Non è la prima volta che ciò accade. Da quando si é insediata questa maggioranza, tutte le volte in cui il Consiglio é stato chiamato a discutere di bilancio (ben cinque volte l’anno, come previsto per legge e cioé: previsione, variazione, verifica equilibri, assestamento e consuntivo), i consiglieri di maggioranza (fatta eccezione per Cretì Alessandro e Benedetto Serinelli) hanno sempre dichiarato e, quel che é più grave, approvato, la non sussistenza di debiti, salvo poi essere smentiti, approvando essi stessi i debiti, con la conseguenza che il ritardato riconoscimento può aver già determinato danni erarali per il Comune, come si stanno determinandone altri non ancora riconosciuti se pur sussistenti… e pesanti. Quel che preoccupa maggiormente é che tuttora chi governa il paese non conosca la reale situazione debitoria dell’ente (che va ben al di là dei debiti fuori bilancio e ne annovera, purtroppo, tantissimi altri) certamente per colpa di alcuni preposti ai competenti uffici comunali, ma anche per colpa di chi (l’esecutivo, chiamato per legge alla funzione di indirizzo e controllo)… tuttora non ha le idee chiare su quale sia realmente la situazione economico finanziaria del comune, per cui salta una reale programmazione, si appesantisce il carico debitorio, si continuano a falsare i bilanci, si aggravano i costi da sostenere e si espone l’ente al dissesto finanziario, con tutte le conseguenze, tra le altre quella di non poter più assicurare i servizi essenziali ai propri cittadini, benché questi sopportino (ancora con santa pazienza e rassegnazione), un non indifferente peso procurato dalle tasse. E’ assurdo registrare tutto questo, in tempi peraltro già carichi di tensione sociale e irti di disagi e difficoltà per le famiglie. Dobbiamo mettere in dubbio il grado di preparazione di qualche funzionario? dobbiamo dubitare sulla capacità di indirizzo e controllo di chi governa questo paese? dobbiamo sospettare che la concomitanza di rapporti amicali tra qualche dipendente e taluni amministratori possa incidere negativamente sulla qualità e la tenuta dei servizi comunali a tutto scapito del paese?. Una domanda sorge spontanea: é giusto che in siffatta situazione continuino a pagare solo i cittadini? o non é forse giunto il tempo che qualcuno cominci ad assumersi le proprie responsabilità e a pagare personalmente per le proprie incapacità di governare il Paese? Siamo veramente come una nave senza nocchiero, sbattuta, come non mai, in una tempesta che non fa presagire nulla di buono.”

 

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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