San Pietro Vernotico: Rizzo su Pro Loco “siete falsi e violate la legge”

RIZZOSAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo ed interamente pubblichiamo il comunciato a firma del consigliere di opposizione Pasquale Rizzo su importi di bilancio della Pro Loco sanpietrana:

Sorrido al pensiero che il Presidente della Pro-loco afferma di essere apolitico: è ancora presente sui siti il ridicolo filmato elettorale pro-Renna con la storica frase “deve tornare a S. Pietro Vernotico il carnevalone”. Pochi mesi prima il Paese aveva rivissuto un gran bel Carnevalone, solo lui non lo aveva visto; nel 2016, nonostante l’impegno del Presidente a video, siamo stati costretti a recarci a Cellino San Marco per vederlo. Torniamo al volantino: la Pro-Loco non si è resa conto della gravità della situazione. Mi permetto un piccolo riepilogo indicando atti amministrativi (non le chiacchiere da bar):

Come vedete la Pro-Loco mente vergognosamente: per quale oscuro motivo sul volantino la Pro-Loco non ha riportato i predetti importi? Ha sprecato soldi dei soci (salvo diversi finanziamenti) per stampare e distribuire volantini e manifesti falsi e menzogneri? Vi è poi un fatto gravissimo che merita l’attenzione delle Procure anche della Corte dei Conti. Il Comune ha deliberato le manifestazioni dell’estate sanpietrana ed ha affidato l’organizzazione, tra gli altri, dopo aver comparato le proposte, alla Pro-Loco per € 24.400,00, comprensivo di ogni costo necessario per lo svolgimento delle manifestazioni, ivi compresa quella con MUDU’. La Pro-Loco invece senza essere autorizzata da atti deliberativi ha venduto 1800 biglietti incassando €.10.800,00! Il Comune o affida ad un soggetto economico (un imprenditore) e paga a prestazione, oppure affida ad un Ente come la Pro-Loco versando un contributo, per poi, in base al rendiconto chiudere i conti (se la Pro-Loco ha speso meno rispetto al preventivo, il Comune risparmia e versa meno di quanto deliberato, se la Pro-Loco dimostra di aver speso maggiori importi, il Comune paga la differenza in più. Per la festa patronale, infatti, il Comune aveva previsto in delibera un contributo in favore della Pro-Loco di € 24.400,00 – delibera 97/2015 – la Pro-Loco ha presentato un rendiconto con spese per € 44.784,36 determina 500/2015 – e, detraendo le somme offerte dai cittadini, ha chiesto al Comune il pagamento a saldo di ulteriori € 18.104,36). La delibera per Legge deve indicare il procedimento usato ed ogni fonte di entrata od uscita oltre al contributo del Comune. Quindi delle due l’una: la Pro-Loco ha agito come impresa con pagamento a fattura e quindi non poteva emettere i biglietti, oppure se autorizzata (ma non è questo il caso) deve presentare un rendiconto con entrate ed uscite. Questo metodo lo “confessa” anche la Pro-Loco quando afferma sul volantino che per € 100,00 la mia amministrazione ha preferito altro operatore: se la Pro-Loco, invece, propone le iniziative ad € 24.034,00 e poi “sbiglietta” ed incassa (senza essere autorizzato) € 10.800,00 (cioè il 44% in più del preventivo) come chiamate l’operazione? Appropriazione indebita, truffa, indebita percezione di somme pubbliche: l’associazione per legge non può lucrare su un evento pagato dal Comune ed incassare somme se non previsto in delibera. Il sottoscritto ha inviato una pec al Comune invitando l’Arch. Delle Donne a pagare il saldo della estate sanpietrana a rendiconto, come per Legge, ma il tecnico non ha risposto alla pec (reato), non ha chiesto il rendiconto alla Pro-Loco ed ha regolarmente pagato l’intero importo della delibera senza decurtare gli incassi da vendita dei biglietti. E gli incassi per sponsor che risultavano sui manifesti e biglietti non solo di MUDU ma anche delle diverse manifestazioni della estate? Anche di questi importi la Pro-Loco ha dimenticato di fare menzione nel volantino! Sul palco nel comizio ho solo chiesto come mai per la Festa Patronale la Pro-Loco ha chiesto la differenza in più spesa, mentre ha “dimenticato” di detrarre per l’estate sanpietrana i maggiori incassi ottenuti con la vendita dei biglietti! Stessa legge due diversi comportamenti. La Pro-loco ha lucrato su una manifestazione pagata dal Comune. Sono cattivo perché chiedo conto del denaro pubblico? Doveva restare tutto sotto banco? A vantaggio di chi? Per legge è colpevole: il pubblico ufficiale che violando leggi o regolamenti procura ad altri un ingiusto vantaggio. L’Arch. Delle Donne, ricevuta la mia pec, ha pagato: posso chiedere chiarimenti per capire se si è violata una legge, se la Pro-Loco si è procurata un ingiusto vantaggio patrimoniale, si è appropriata indirettamente di denaro pubblico, se la Pro-Loco ha agito con il concorso di qualcuno. Escano i nomi e le firme di chi ha autorizzato tutto ciò, visto che sugli atti ufficiali non vi è nulla! Su facebook ci sono ancora le foto di Sindaco, Vicesindaco ed assessori che allestivano a mare il piazzale. Qualcuno pensa di usare soldi del Comune mettendoli nelle casse della Pro-Loco per avere un “salvadanaio” ed operare eludendo la legge ed i vincoli previsti dalla Legge? Che fine hanno fatto gli incassi di MUDU? La Pro-Loco non li ha inseriti sul volantino e non risultano dagli atti deliberativi o da rendiconti. Di certo quando un Ente come il Comune non riesce a garantire servizi essenziali (baleatico, contributi, rimborso fitti etc.), riconoscere ad una associazione per feste e balli incassi (diretti ed indiretti) per € 80.000,00 circa (altro che € 39.000,00 come indicato sul volantino) è vergognoso ed indegno! A proposito si sussurra che il Sindaco voglia “cacciare” le associazioni dalla “Casa della solidarietà” (i locali in Via Brindisi ove si distribuiscono pacchi viveri) per consegnare la sede alla Pro-Loco: vi consiglio di abbandonare l’idea, faremo le barricate, ci incateneremo nella sede! Tutti meritano rispetto, ma ci sono Associazioni ed associazioni, e mi sembra che chi occupa i locali in Via Brindisi si dedichi a qualcosa di importante e non può meritare attenzione solo quando deve supplire a mancanze economiche del Comune!

PS: una grande vittoria per il paese. dopo la denuncia pubblica effettuata dal sottoscritto, nel termine indicato sindaco ed arch. Delle Donne sono stati costretti a revocare il pagamento di € 600.000,00 circa a Monteco (prot. 4135 del 17.2.2016). Abbiamo sbagliato a vigilare sui tanti regali ed abusi? se questi sono i risultati, valutate voi!

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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