GRILLO MARCIA PER #NOTAP: I CITTADINI GRIDANO “NO” AL TUBO DELL’ORRORE

Belle Grillo, Melendugno, marcia NOTAPMELENDUGNO – Un evento più unico che raro quello vissuto ieri nella cittadina di Melendugno. In una delle ultime giornate più calde di questa estate ormai passata, la marcia organizzata dagli attivisti dei meetup provinciali e regionali, e dalle associazioni ambientaliste libere come “No al Carbone” di Brindisi, ha destato gli animi dei cittadini tutti che vogliono gridare un solo monito: “No Tap. Punto!“. L’eco mostro pensato e progettato per fare i soli interessi dei “pochi” proprio nella giornata di ieri, 20 settembre, è stato siglato a Baiku alla presenza del premier Renzi.  Per questo tutti i movimenti politici e non che aberrano l’ennesimo tentativo di martoriare un territorio già drammaticamente segnato dal carbone e da altre sostanze inquinanti hanno deciso di marciare da San Foca sino alla cittadina di Melendugno, dove ad attenderli c’era Beppe Grillo oltre che a tutti i cittadini liberi che non vogliono più vedere il loro mare stuprato dall’ingegno maligno dell’uomo. Tanti gli interventi susseguitisi sul palco: da attivisti dei meetup giunti sul posto, ad esperti del settore come l’oncologo Giuseppe Serravezza che è stato applaudito affettuosamente per la sua testimonianza contro i decessi per tumore che, sempre in Puglia, continuano ad aumentare smisuratamente. beppe grillo, meetup, notapE poi, impossibile non notarlo, c’è stato anche l’intervento di Beppe Grillo “garantista” (come lui stesso si definisce) del M5S. “Stanno chiudendo tutti gli spiragli della democrazia diretta – ha gridato dal palco – è questo è l’unico modo che abbiamo per far sentire il nostro grido. Deve essere la cittadinanza a decidere se fare un tubo o no.” Grillo attacca anche Vendola: “Mentre si dovrebbero spendere risorse per eolico e fotovoltaico, il presidente della Regione Puglia non ha mosso neanche un dito per impedire che questa mostruosità prendesse forma“. Poi un immancabile accenno a Matteo Renzi: “Mentre noi siamo qui a protestare contro il Tap, lui è a Baiku a rappresentare noi italiani. Lui non mi rappresenta, lui non ci rappresenta, perché non l’ha votato nessuno“. Folla rabbiosa ma con pacifico moto, quella presente in piazza. Rabbiosa perché stanca di non essere ascoltata dai sedicenti rappresentanti delle Istituzioni, rabbiosa perché sempre scavalcata anche e sopratutto nel libero dialogo democratico che dovrebbe essere alla base della nostra Costituzione. Pacifica, poichè è sufficiente (e comunque non basta mai) essere informati sui fatti per far paura al politico italiano. Il popolo di Melendugno ed il popolo degli attivi cittadini, veri protagonisti della marcia di ieri, hanno espresso il loro dissenso con il monito che riecheggerà nei giorni a seguire quando il Tap probabilmente prenderà maggiormente il sopravvento: “No Tap, punto! No tap, punto! No Tap, ovunque!”

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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