MESAGNE-SAN PIETRO: TROPPI INCIDENTI SU QUELLA STRADA

di MARCO MARANGIO

TORCHIAROLO – “Nuova via crucis fotovoltaica.” In questo modo Nicola Serinelli, consigliere di minoranza del comune di Torchiarolo, definisce la problematica strada provinciale “San Pietro-Mesagne” e, tramite comunicato, enuncia quali sono le sue tesi a riguardo per rilevare la drammatica e vergognosa condizione in cui versa la suddetta strada, dopo aver assistito all’ennesimo incidente che ha rischiato di recidere la giovane vita di due ragazzi di Torchiarolo.
La strada in oggetto, così come si evince dal testo del consigliere, è da anni ormai considerata da tutti “un autentico percorso di guerra, reso ancor più drammatico dai tanti cantieri aperti, interessati solo al becero profitto da fotovoltaico, a scapito della sicurezza e della incolumità di tanta gente, costretta quotidianamente a percorrere detta strada.”
Successivamente Serinelli elenca “solo per pura cronaca” quelle che per lui sono le oggettive criticità che si incontrano sul percorrendo tale strada: Manto stradale cosparso di buche;
tratti seriamente sconnessi; curve rese ancor più ardue dalla grave carenza di segnaletica (soprattutto orizzontale); cantieri sparsi senza alcuna segnalazione di presenza “lavori in corso”o “cantieri aperti”; cumuli di materiale edile depositato in maniera indecorosa e spregiudicata lungo i cigli stradali o nelle aiuole spartitraffico incustodite;  segnaletica verticale carente o mal deposta; illuminazione del tutto inesistente, specie a ridosso degli svincoli;
tratto stradale che sembra più un campo minato, adatto alle esercitazioni militari, che una normale via di transito; presenza di personale incaricato  per la custodia dei vari cantieri, in sosta nelle proprie auto collocate a ridosso del tratto viario.
“Temo che – afferma Nicola Serinelli – non intervenendo opportunamente per combattere gli abusi e mettere ordine su quel tratto di strada, si continueranno a collocare “steli” in ricordo delle vittime della strada che potremo battezzare come la “nuova via crucis del viandante salentino”. Quanti hanno funzioni di governo del territorio rischiano di dover portare sulla propria coscienza il peso delle conseguenze, spesso drammatiche, di tale situazione di degrado e di mancato controllo a danno della vita umana. Così come dovranno averlo i titolari dei tanti cantieri che hanno letteralmente assaltato i nostri territori in maniera vergognosa, con gravi responsabilità di chi doveva intervenire e non lo ha fatto, soprattutto in termini di pianificazione urbanistica.
Peraltro, viene spontaneo chiedersi: come mai non si è preteso, in cambio dei nulla osta concessi per realizzare detti impianti, di far internare gli stessi, eliminando così l’impatto visivo lungo il percorso stradale? Come mai non si è cercato di compensare i danni facendo sanare a livello di arredo urbano le aree circostanti detti impianti? Come mai non si è pensato, prima ancora di concedere le innumerevoli autorizzazioni, di predisporre un piano di impatto ambientale e sociale, così come si è preteso nei confronti di alcuni colossi, come Enel?”
Il consigliere termina il discorso con un appello: “Al fine di porre rimedio allo scempio già segnalato, chiedo che le autorità in indirizzo pongano in essere quanto necessario per eliminare pericoli, evitare rischi e salvaguardare l’incolumità delle persone.
Credo che tutti, al di là della colorazione politica o delle funzioni ricoperte , debbano avvertire la indifferibile necessità di porre fine alla vergognosa situazione, dimostrando in termini di impegni concreti di avere a cuore la sicurezza dei cittadini.
La gente pretende gesti concreti più che enunciazioni solenni di buoni propositi. In fondo la vera sfida della credibilità passerà, oggi più di ieri, anche dalla strada che da San Pietro Vernotico conduce a Mesagne; sedi entrambe di non pochi uomini politici impegnati nelle istituzioni locali.
Sperando di non aver leso la suscettibilità di alcuno, ringrazio per l’attenzione che si vorrà concedere alla presente, mentre formulo auguri di proficuo lavoro a servizio delle comunità amministrate.”

Senzacolonne 08/01/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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