SAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo e pubblichiamo interamente l’ultima risposta della segreteria PD sanpietrana a seguito del comunicato del sindaco Rizzo (che non pubblichiamo poiché non ci è stato pervenuto):
Comprendiamo le difficoltà del Sindaco Rizzo nel rispondere alle domande specifiche fatte dalla segreteria del partito e dal suo gruppo consiliare, ma non gli è più concesso di “parlare d’altro”. Ormai è arrivato il momento in cui deve dare conto di oltre quattro anni disastrosi per il paese. La ricerca spasmodica delle inadempienze altrui per poter nascondere le proprie è ormai una tecnica che non incanta più nessuno.
Il voler a tutti i costi fare paragoni e confronti con la precedente amministrazione non può che farci piacere, d’altronde, può starne certo caro Sindaco è ciò che i cittadini tutti i giorni fanno, paragonare Lei con i suoi predecessori e Le garantiamo che a tal proposito non è messo tanto bene.
Tutti vedono come è stato lasciato il paese nel 2010 e come lo sta lasciando Lei: senza un metro di asfalto nuovo, le buche nelle strade non si contano così come di conseguenza non si conteranno le relative richieste di risarcimento dei danni a persone e cose, un bilancio disastrato, opere pubbliche finanziate e mai realizzate, spreco di denaro pubblico per feste che non hanno prodotto nessun ritorno per il paese né in termini economici né in termini di immagine, contenziosi a non finire che pagheremo caramente nei prossimi anni, nessun programma urbanistico realizzato.
Certo è sconcertante che il Sindaco Rizzo abbia da ridire su alcuni comportamenti della amministrazione precedente, quando per cinque anni stando all’opposizione non ha mai obiettato nulla.
Comunque vogliamo ricordare al Rizzo, che l’amministrazione precedente non ha mai assegnato incarichi con affidamento diretto di importi superiori a 5 mila euro, a differenza della Sua amministrazione, che con il sistema abbondantemente spiegato degli spacchettamenti e senza rotazione, ha dato incarichi per complessive svariate centinaia di migliaia di euro. Su questo la sfidiamo anche in un confronto pubblico con gli atti amministrativi alla mano.
Caro Sindaco Lei ha cercato in tutti i modi di far passare l’idea di essere il garante della legalità; i comportamenti quotidiani della sua amministrazione, insieme alla nota vicenda del vicesindaco, hanno dimostrato il contrario, adesso la maschera è miseramente caduta……il re è nudo.
Apprendiamo con immenso piacere che Lei ha a cuore le sorti delle aziende delle ditte e dei professionisti di San Pietro peccato che se ne stia ricordando soltanto ora dopo che in questi anni ha dato incarichi assessorili a forestieri ed una serie di incarichi a professionisti residenti in provincia di Lecce.
Comunque i cittadini esigono una risposta alle nostre domande rimaste inevase, e che Lei fa finta di non capire, vogliono sapere le cooperative di tipo b che hanno ricevuto incarichi in questi anni di Sua amministrazione, quali servizi erano stati chiamati a svolgere, quali di questi sevizi hanno effettivamente svolto e, soprattutto in questi cinque anni che importi hanno ricevuto dall’amministrazione. La sfidiamo nuovamente a fornire pubblicamente tutti gli atti amministrativi presupposti e consequenziali a tali affidamenti. In particolare come opposizione ma soprattutto come cittadini vogliamo che rendesse pubblici procedimento per procedimento gli atti con cui sono state quantificate preventivamente le somme da spendere per ogni servizio e gli atti di regolare svolgimento di tali servizi.
Vorremmo sapere quali consiglieri comunali e/o parenti diretti e/o indiretti fanno parte dei consigli di amministrazione di dette cooperative.
Quanti affidamenti diretti sono stati dati, per quali importi e quante gare pubbliche con le stesse cooperative.
Con riferimento alla gara informale per l’affidamento dei 5 lotti di servizi alle cooperative di tipo b, i cittadini vogliono sapere cosa è successo dalle ore 13,00 alle ore 17,00 del giorno 17 luglio 2014 nella riunione da Lei tenuta con il responsabile del procedimento ed i responsabili dei settori interessati visto che gli stessi in quest’arco temporale hanno cambiato idea dapprima affidando dei servizi alla cooperativa risultata aggiudicataria della gara e poi hanno fatto dietro front sospendendo ogni aggiudicazione. Il dubbio che qualcuno sia stato indotto, proprio da chi doveva difendere la legalità a cambiare idea appare del tutto lecito, viste anche le motivazioni che hanno indotto la sua amministrazione ad annullare del tutto la gara e nel frattempo procedere con proroghe di servizi a chi ha partecipato alla gara medesima ed è stato escluso. Bel trionfo di legalità. I cittadini sa cosa pensano in merito… che i furbi la hanno sempre vinta.Se non ci ha messo le mani e sa di cosa si parla si vada a leggere la parte dell’atto di annullamento dove spiega come secondo l’AVCP (ora ANAC) devono funzionare gli affidamenti alle cooperative di tipo b. Esattamente nel modo contrario a quello da Lei applicato in questi anni. Alla faccia della legalità.