Riace: revocati i domiciliari a Mimmo Lucano.
Com’era prevedibile, verrebbe da aggiungere. Come era prevedibile la sua iscrizione al registro degli indagati. Difatti, chi è leggermente avvezzo alla lettura di cronaca giudiziaria (e non solo), non si sarà stupito nell’apprendere notizie di questo tipo.
Credo che il caso Riace, ben lungi dall’essere comunque concluso, sia sfuggito di mano un po’ a tutti.
Da un lato agli improvvisati manettari che accusavo Lucano di essere un “delinquente”; dall’altro a quella sinistra che è talmente messa male, che ha sfruttato il caso per cercare di ergere il sindaco di Riace a nuovo partigiano.
Credo che il problema di questi ultimi tempi sia, non solo la politica in senso largo e stretto, ma soprattutto le tifoserie.
I cori da stadio non permettono infatti di leggere ed analizzare i casi nella loro oggettiva fattualità reale.
Il caso “immigrazione” è un problema ben più grande di un “accogliamoli tutti” e la cui soluzione non si trova nel semplicistico “chiudiamo i porti“. Restano però le vittime: gli immigrati.
Per questo, si hanno le schiere degli odiatori seriali e di una sinistra che, quando non è occupata a scindersi in piccoli atomi (si veda il caso Potere al Popolo e Rifondazione), è alla continua ricerca di un Guevara de noantri.
Quindi, caro Lucano, facci un piacere: portali via. Tutti. Grazie!