RIPRISTINATA LA FONTANA DI PIAZZA CASTELLO

TORCHIAROLO – Restaurata la fontana in piazza Castello tra il plauso dei cittadini. Dopo anni di negligente abbandono, si sono finalmente ultimati i lavori di sistemazione e ripristino della suddetta fontana.
Promessi settimane fa dal sindaco Giovanni Del Coco e dall’assessore ai Lavori Pubblici Vittorio Serinelli, i lavori si sono svolti regolarmente e sono terminati di recente. Inaugurata giorno 9 ottobre, infatti, la fontana è tornata alla luce ed è stata riconsegnata ai legittimi proprietari, ossia i cittadini.
Non esitano ad esternare la contentezza, non soltanto chi risiede nei pressi di via Cavallotti o via Umberto, ma anche coloro i quali ormai da anni hanno una propria attività sulla già citata piazza.
E’ il caso di Giovanni Caretto, ristoratore, che assieme alla moglie Giusy Mancarella hanno espresso il loro parere in merito.
“Siamo qui da ormai dodici anni – dichiara Caretto – e da quando abbiamo aperto il bar la fontana è stata sempre in uno stato fatiscente. Quando è stata ricostruita piazza Castello era già in disuso. Prima, infatti, c’erano gli alberi che sono stati sradicati in seguito, ma della fontana non si è mai parlato. Tanti sono stati i sindaci che si sono susseguiti, anche per breve periodo, eppure nessuno è mai riuscito a risolvere la situazione”.
Una instabilità politica ed amministrativa, quindi, ha limitato non solo i tempi di conclusione dei lavori ma il loro stesso avvio.
“La nuova amministrazione Del Coco si è data da fare ed i risultati si vedono. Nei soli primi cinque mesi di mandato è riuscita a realizzare tutto ciò e non è una cosa irrilevante”.
“Una piazza senza fontana non può definirsi tale”, affermano alcuni residenti della via che, finalmente, riscoprono di nuova luce un proprio simbolo di appartenenza.
La fontana, infatti, presenta lo stemma storico del paese di Torchiarolo raffigurante un turco legato ad una torre, emblematico simbolo che fa un chiaro riferimento alla derivazione etimologica del nome stesso del paese. L’avverbio latino “turce” veniva infatti usato nei registri di morte per indicare una uccisione barbarica eseguita  con le scimitarre, le spade a lama curva usate dai turchi.
Altra parte restaurata è la piccola statua sovrastante lo stemma. Raffigura un putto che stringe a sé un’oca. Purtroppo, a causa delle intemperie e del passare del tempo, la testa dell’oca è stata staccata.  Ciononostante, il sindaco Del Coco rassicura che verrà presto ripristinata anch’essa e che a lavorarci sopra è la restauratrice Maria Teresa Contaldo che avrà l’onere di riportarla completamente in auge.
Oltre a questo, il sindaco afferma che presto verrà ripristinata anche la fontana monumentale che, risalente al 1915, è sita nella vicinanze di piazza Castello.
Ciò che è realmente importate è, non solo che è stato ridato al paese un proprio simbolo, ma che tutta la cittadinanza ne sia entusiasta soprattutto perché, a detta di molti, è divenuta la principale attrazione dei bambini, curiosi nel vedere quella che per loro è una novità. Un motivo in più per constatare l’effettivo e riuscito compito dei monumenti storici, quello di assicurare tale bellezza ad un ricambio generazionale.

 

MARCO MARANGIO

SenzaColonne 17/10/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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