SAN PIETRO:ALLUVIONE IN VIA LECCE

SAN PIETRO VERNOTICO – I cittadini sono nuovamente le vittime dei continui  danni causati dal maltempo. Una storia infinita quella di San Pietro Vernotico dalla quale pare sia difficile uscirne fuori. L’incessante pioggia di ieri ha, infatti, creato non pochi disagi alla cittadinanza sanpietrana che, ancora una volta, si è ritrovata vittima delle alluvioni.
I luoghi in cui si registrano  tali problemi sembra essere sempre lo stesso: via Lecce ed il relativo sottopasso sito in via della Croce Rossa.
Una delle tante vittime è stata Franca Gesuè che, mentre stava attraversando il sottopasso a bordo della sua Fiat Punto, si è ritrovata impantanata nell’acqua che l’ha costretta a fermarsi e a chiamare i soccorsi.
“Ero davvero in una situazione inverosimile – afferma la vittima dell’incidente – e non sapevo davvero cosa fare. Così ho chiamato i soccorsi ed in una trentina di minuti sono arrivati”.
Sul posto, infatti, sono giunti una pattuglia dei Vigili urbani di San Pietro assieme al rimorchio del soccorso stradale Aci il quale ha trainato su per la strada la vettura ricolma d’acqua.
“Lo cosa che mi chiedo – continua emozionata Franca Gesuè – è cosa dovrei fare adesso. Mi vedo costretta a rivolgermi al comune”. Difatti, la malcapitata si vedrà costretta a denunziare il tutto all’amministrazione che dovrà rispondere del disagio creato.
“Vivo in questa via dagli anni ’60 ma non è mai cambiato nulla. Per me è naturale vedere scene di questo tipo”. A parlare è Cosimo Pennetta, residente della suddetta via.
“Tutta questa zona è di mia proprietà – continua – ed essendo costruttore ho provveduto io, tempo fa, ad asfaltarla tutta. Per non fare entrare l’acqua da questa parte, ho costruito una griglia di chiusini. In questa prossimità ho alzato la strada in modo tale da non far entrare l’acqua che, dalla parte esterna di via Lecce, tendeva a defluire nella nostra zona. Non entrando l’acqua, la pompa riusciva facilmente a risucchiare tutto. Adesso succede invece che la pompa non riesce più a fare il suo lavoro, perché deve concentrarsi su tante altre zone partendo dal rondò sino all’ospedale. Come fa la pompa ad assorbire tutta quell’acqua? Per risolvere il problema bisognerebbe fare prima un’alzata dell’asfalto e successivamente una discesa. Modestamente sono del campo e posso confermare che, con 2mila euro, si risolve tutto.”
Rabbia e sconforto, infine, per i residenti di via Zara, tappa sicura di ogni alluvione. I cittadini sono ormai rassegnati per quanto è accaduto nella giornata di ieri. “Ci hanno preso in giro per troppo tempo – affermano tutti – abbiamo chiamato i soccorsi ma ci hanno riferito che sarebbero venuti non appena avrebbero avuto i mezzi e le macchine necessarie per risolvere il problema. Noi stiamo ancora aspettando”.
Tutto il piazzale antistante la via, infatti, si è allegato in pochissimo tempo sommergendo per metà anche le macchine parcheggiate dai residenti.
Uno scenario che, ripetuto ormai per troppe volte, non sembra neanche risultare fuori dall’ordinario. I cittadini sanpietrani attendono ancora una risposta da parte delle istituzioni che, a detta loro, non hanno a cuore questi problemi.
“San Pietro è ormai morta – conclude Cosimo Pennetta – e non esiste più. Ci hanno tolto dalla bocca i frutti dell’agricoltura, la nostra agricoltura. Adesso mangeremo pannelli solari per chissà quanto tempo”.

 

MARCO MARANGIO

SenzaColonne 23/11/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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