CONSIGLIO COMUNALE: ABBATTERE I COSTI DI ASSESSORI E CONSIGLIERI

TORCHIAROLO – Riportiamo di seguito il documento del consigliere di minoranza Nicola Serinelli, del Comune di Torchiarolo, concernente il tema dei costi della politica che si affronterà nel prossimo consiglio comunale in Torchiarolo:
“Nella prossima seduta il Consiglio Comunale di Torchiarolo dovrebbe discutere, ed eventualmente votare, la proposta da tempo presentata dal Gruppo Consiliare “Progetto per Torchiarolo”, tesa a conseguire l’abbattimento dei costi della politica (almeno il 50% delle indennità spettanti a Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali), le cui economie dovrebbero dar vita al “salvadanaio della solidarietà”, un fondo cassa cioè vincolato in apposito capitolo del bilancio comunale, da destinare (mensilmente) alle famiglie in difficoltà e ai soggetti in documentato stato di necessità e di bisogno.N .B. La gestione di dette somme (qualora condivisa dalla maggioranza dei Consiglieri) dovrebbe essere garantita da una Commissione consiliare mista (regolarmente costituita nel rispetto dello statuto, delle leggi e dei regolamenti) con la presenza di soggetti esterni alla “partitica” (Presidente della Caritas – Parroco – Assistente sociale – Dirigente scolastico – Responsabile delle forze dell’ordine locali – Responsabile della Consulta delle associazioni onlus).
La suddetta proposta precede (e ne é propedeutica) quella che verrà a ruota tesa ad eliminare le indennità degli amministratori, una sfida sicuramente provocatoria, che mira a far emergere realmente la passione sociale di quanti intendono veramente spendersi per servire i cittadini e il paese, al di là dei “ritorni” personali. “In fondo la politica (con la p. Maiuscola) altro non é se non l’autentico e Nobile Servizio … da rendere ai cittadini in maniera disinteressata e gratuita” (del resto, nessun medico la impone come terapia per il proprio equilibrio psico/fisico).
Azzerando le indennità si eliminerebbe anche l’affannosa (spesso scandalosa) corsa, divenuta tanto di moda oggi, di gente che decide di scendere in politica, allettata spesso solo dall’accaparramento di un posto in Giunta… per garantirsi stipendi o un mutuo a fondo perduto. Detta proposta era già stata inserita nel programma del gruppo proponente per le ultime consultazioni amministrative, pertanto non può essere considerata come strumentale rispetto a chi governa attualmente il paese.
Gli amministratori comunali, secondo il proponente, dovrebbero poter disporre solo di una idonea Assicurazione atta a coprire i rischi connessi alle funzioni e alla carica rivestita (che, per legge, oggi sono solo di indirizzo e controllo e non di governo), nonché degli strumenti tecnici atti a poter svolgere i propri compiti istituzionali (es. ufficio attrezzato); al limite si potrebbero assicurare i rimborsi spese solo di chi é al vertice del governo locale. Le suddette proposte sono sicuramente provocatorie e per certi versi impopolari anche perché vanno in controtendenza; diventano però fortemente educative, innovative e soprattutto utili in tempi come quelli che stiamo vivendo, in cui si parla tanto di attivare iniziative da parte dei governi (da quello centrale ai periferici) tese a ridurre la spesa pubblica e a “stringere la cinghia”, per sostenere l’economia in crisi, aiutando chi non ce la fa più a tirare il carretto della propria famiglia e della propria vita.
A nessuno sfugge che si vivono tempi difficili, in cui non mancano gli scandali dei super stipendi e delle “preziosissime” indennità; tempi in cui, quasi a fare da contrasto, serpeggia il tarlo della miseria, presente ormai anche nelle nostre comunità, perché travolge tantissime famiglie che vivono disagi e bisogni ai limiti della povertà (molte famiglie non arrivano più neanche alla metà del mese; e meno male che ci sono ancora genitori pensionati a tamponare le emergenze e la Caritas che continua a fornire ossigeno a chi ormai, soffrendo, boccheggia). Sicuramente, accogliere dette proposte equivale a sostenere iniziative forti, capaci di ricucire lo strappo tuttora esistente tra paese legale e quello reale, tra cittadini ed istituzioni. Nel comune sentire si avverte la indifferibile necessità ed urgenza di poter disporre di testimoni credibili, soprattutto nelle rappresentanze istituzionali. Attivare iniziative come quelle proposte nell’abbattimento dei costi della politica, aiuta la nostra gente a recuperare fiducia e speranza. Significa anche coltivare la cultura della vera legalità, che non é un valore che si annuncia soltanto o che si sbandiera nell’ufficialità di certe manifestazioni pubbliche, ma diviene uno stile che si traduce in atti e scelte concrete, da rendere credibili nella quotidianità; del comune agire (soprattutto istituzionale). In fondo sono i nostri comportamenti che rendono la legalità come un valore credibile e spendibile agli occhi delle nuove generazioni e persino agli occhi di quelle persone che, non credendo nel valore della legalità (magari anche per colpa dei cattivi esempi) continuano a coltivare l’illegalità diffusa, e a nutrirsi di essa. Il Capo gruppo confida nell’accoglimento della proposta, sperando che il Comune di Torchiarolo possa fungere da apri/pista nella delicata questione. L’iniziativa potrà contribuire anche a sollecitare un approfondito dibattito tra gli amministratori di altri comuni, nonché tra i partiti (molti dei quali hanno persino smarrito la propria identità ideologico/culturale, sino a farci comprendere che l’agire in politica non é più un ambito in cui operare, bensì un modo di agire, che attiene perciò alla persona) e soprattutto tra la gente comune perché si operi una svolta culturale, in vista del conseguimento del bene comune che occorre testimoniare con gesti concreti, solidali e innovativi, non solo con enunciazioni di propositi. Si spera … e nella speranza, si resta in attesa, cercando di fare rete per dar peso specifico alla proposta in modo da scuotere coscienze sopite e l’apatia sociale, in vista del bene comune. Grato se anche voi farete rete per diffondere la cultura della solidarietà, soprattutto istituzionale; in fondo sia il giornalista che un’emittente o una testata giornalistica, altro non sono che autentiche e straordinarie “agenzie educative” presenti sul territorio, chiamate perciò a orientare coscienze, stimolare, educare … divenire, in altre parole, lievito capace di fermentare la massa … in vista di un cambiamento autentico che miri alla promozione della persona e alla crescita delle comunità e dei territori.
Auguroni … per il vostro lavoro… e grazie per lo spazio e l’attenzione che riserverete alla presente proposta.

Nicola SERINELLI
Capo Gruppo
“Progetto per Torchiarolo”

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.