ELEZIONI 2013 – 24 e 25 febbraio. Come già si è detto in tutti questi mesi di “campagna elettorale”, probabilmente questi due giorni saranno annoverati tra i più importanti della storia della nostra Nazione. Vent’anni di privatizzazioni, tra destra e sinistra, a causa delle quali molti sono gli elettori tutt’ora indecisi se andare o meno alle urne. Ancora di più sono coloro i quali non prenderanno neanche in considerazione questa possibilità. Ieri piazza san GIovanni ha dimostrato come la grandissima maggioranza del popolo italico è pronto non a voltare pagina, ma a scrivere un nuovo libro. I restanti, così come si evince dai sondaggi, scelgono la “comodità” del “partito preso”. Come recita la massima montanelliana “la storia è maestra ma nessuno impara mai niente”, vorremmo in questo post fare un brevissimo ex cursus storico partendo dal 1994 (prima era Berlusconi) per non dimenticare quanto ci hanno propinato i politici.
1994 Governo Berlusconi
“La vecchia classe politica è stata travolta dai fatti. L’autoaffondamento dei vecchi governanti e dal sistema illegale dei partiti, lascia il paese in un momento di difficile rinnovamento” (Silvio Berlusconi, 6 febbraio 1994)
1995 Governo Dini
il 16 giugno, tre settimane dopo l’arresto, Dell’Utri esce dal carcere:
“Se vogliamo uscire da questa guerra continua che avvelena il paese l’urto frontale deve finire. E ho la sensazione che D’Alema sia il più disponibile, quello che cerca il dialogo e lancia messaggi, il più sensibile. […] Senza dialogo non usciamo da questa situazione.”
D’Alema risponde: “Io penso che Dell’Utri abbia apprezzato il fatto che noi non abbiamo inteso in alcun modo strumentalizzare in sede politica le vicende giudiziarie che lo hanno riguardato”
1996 Governo Prodi
sul conflitto di interessi… : “Mediaset è patrimonio per l’Italia, è un’impresa che deve poter affrontare serenamente il futuro in un quadro di regole certe e all’altezza di un paese europeo” (Massimo D’Alema – 4 aprile 1996)
2005 Governo Berlusconi 2
Sugli aiuti di Stato pro decoder – sul conflitto di interessi di Berlusconi indaga l’Antitrust, poiché diversi parlamentari lamentavano gli stanziamenti stabiliti dalla legge Finanziaria : “Non ero assolutamente al corrente di questo fatto. Anzi, io ho ridotto lo stanziamento per i decoder da 30 a 10 milioni.” (Silvio Berlusconi)
Esenzione Ici Pro Chiesa: Nell’ultima legge finanziaria della legislatura (2005-2006), la maggioranza stabilisce che le confessioni religiose non pagheranno l’Ici nemmeno sugli immobili a fini commerciali.
2006-2008 Governo Prodi
La maggioranza dopo aver emanato l’indulto, anche per reati finanziari:
“Non è stato giusto estendere l’indulto ai reati finanziari, ma questa scelta si è resa necessaria per avere il consenso dell’opposizione per raggiungere i due terzi in Parlamento” (Romano Prodi)
“Ho votato con disagio, ma convintamente” (Francesco Rutelli)
“Anch’io ho partorito l’indulto con sofferenza, una sofferenza necessaria” (Mastella)
2008-2010 Governo Berlusconi
“Mai fatto leggi ad personam, ma sempre ad iustitiam. In tutti questi anni c’è chi mi ha criticato di aver fatto interessi personali, ma io ho fatto sempre gli interessi del Paese” (Silvio Berlusconi, 22 dicembre 2009)
“A me della politica non frega niente. Io mi sono candidato per non finire in galera” (Marcello Dell’Utri – Il Fatto Quotidiano, 10 febbraio 2010)