Leggiamo a casa: top 5 dei libri della passata quarantena

Leggiamo a casa

Leggiamo a casa” è stata l’iniziativa di “lettura digitale” promossa da Feltrinelli. L’obiettivo era far connettere il mondo dei lettori: consigliarsi libri a vicenda, condividendoli su Instagram. “Leggiamo a casa” è stato un modo per combattere la quarantena e sentirsi meno soli. Oggi, all’inizio della seconda fase della Fase 2, vorrei condividere una parte dei libri che mi hanno fatto compagnia negli ultimi mesi.

“Caino” di José Saramago

Il premio Nobel per la letteratura narra l’antico testamento, ovviamente a modo suo. Saramago, con il suo originale ed inimitabile stile, parte dall’origine del male: il peccato di Caino. Nel libro, il fratello di Abele non è peggiore di altri uomini. Anzi, spesso si scontra con un dio cinico e vendicativo.
L’intento finale di Saramago è uno: dimostrare, in fondo, che ognuno di noi è un Caino del proprio tempo.

“Romanzi (vol. 2)” di Ernest Hemingway

La maturità letteraria e umana del grande scrittore si evince dalla seconda raccolta di romanzi. Edita da Mondadori, per l’elegante collana de “I meridiani“, questa edizione racchiude al suo interno: Avere e non avere, Per chi suona la campana, Il vecchio e il mare, Di là dal fiume e tra gli alberi. Con Hemingway si va oltre le pagine dei suoi scritti, per raggiungere un nuovo livello di “asciutto stoicismo” che solo un autore del suo calibro sa regalarci.

“La caduta di Gondolin” di J.R.R. Tolkien

Il creatore della Terra di Mezzo ci parla grazie all’ultimo lavoro del figlio Christopher. Il noto filologo, recentemente scomparso, già curatore del Silmarillion e di altri testi tolkeniani postumi, ha unito le bozze che narrano la caduta della gloriosa città di Gondolin per mano del Signore Oscuro Melkor. “La caduta di Gondolin” è l’ultimo viaggio nella Terra di Arda, nonché testamento letterario del grande lavoro di Christopher Tolkien.

“Carne e cielo” di Pier Paolo Pasolini

In questa raccolta di poesie l’ intellettuale, lo scrittore, il regista Pasolini si mostra al lettore nella sua forma più pura. La selezione poetica degli esordi è sicuramente una delle più sincere, perché mostra un Pasolini ancora più sensibile e (come ebbe a dire Enzo Biagi dopo la sua morte) più “indifeso”.

“Le notti bianche” di F. Dostoevskij

L’amore romantico ed onirico fra la giovane Nasten’ka ed un sognatore, lungo il fiume di Pietroburgo in quattro notti bianche in una Russia astratta e distante.

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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