2016: Fuga da PietroLangeles

Si può cercare di rimandare, di far finta di nulla, di tralasciare alcuni episodi. Si lascia passare volutamente un evento, poi un altro ancora. Finché la realtà diviene triste ed a tratti grottesca. E’ quel che è accaduto nel paese di San Pietro Vernotico. Ultimamente il principale consigliere di opposizione, Pasquale Rizzo, l’ha definito come il “far west”, per l’anarchica gestione della res pubblica e dell’ordine pubblico. Ecco, se si dovesse cercare un’assonanza in ambito cinematografico la si potrebbe trovare nel capolavoro di quel genio che è John Carpeter, “Fuga da Los Angeles” (remake del sempre suo “1997: Fuga da New York” e sempre interpretato dal fin troppo talentuoso e sottovalutato Kurt Russel): una capitale rappresentata in uno scenario post apocalittico, in preda all’anarchia, il cui unico “salvatore” altro non è se non un malfattore partorito dagli anfratti più bui di quella stessa città. Il paradosso.
Ed il paradosso ha colpito più di una volta il paese sanpietrano negli ultimi mesi, partendo da questa estate. Qualche valido esempio, così a random: caso debito Edison, caso Nubile e Formica Ambiente, casse comunali ed estate sanpietrana. Ci si potrebbe fermare qui, ma come non si può citare il problema riguardante l’integrazione scolastica, per poi giungere al già citato problema di ordine pubblico (e non solo). Tutti i disagi e questioni delicate qui riportate sono state denunciate dall’ex sindaco Rizzo e questo non può che fargli onore. Al di là di qualsiasi colore politico, quando il rilevamento di alcune questioni hanno la fondante caratteristica dell’oggettività e del dovere civile e morale nel sollevarle, non si può che dare atto della fondante giustezza.
L’ultimo episodio ha però superato ogni limite. Parlo, ovviamente, del danneggiamento, ripetuto due volte, dell’auto dell’avvocato Rizzo. Che si potesse immaginare l’odio ed il rancore nei riguardi della vittima da parte di una certa tifoseria locale era fuori discussione. D’altronde fa parte dei “giochi” politici attaccare ed essere attaccati di rimando. Entro però certi limiti. Inutile dire come tutto ciò, sopratutto per chi vive lontano dal proprio paese, non possa che aumentare l’amarezza nel constatare che non solo nulla è cambiato nel tessuto socio politico sanpietrano, ma che è perfino peggiorato. Frattanto, da agosto, almeno sui social, nulla è pervenuto in risposta da parte della maggioranza. Persino la fan page del sindaco pare essere scomparsa da facebook. Non che ciò incida negativamente e/o positivamente sull’operato amministrativo, ci mancherebbe. Può però essere sintomo di una potenziale “crisi” istituzionale della macchina pubblica che, dall’estate sino ad ora, ha avuto un oggettivo declino. Lento, ma evidente.
Per il resto, per ciò che può servire, esprimo la mia solidarietà al consigliere Rizzo con la speranza che la giustizia faccia velocemente il suo corso.
Detto questo, in quel di Pietro Langeles, non rimangono che le tifoserie partitiche, quelle di borgata, quelle che danneggiano grossolanamente i personaggi pubblici. Proprio come nel film di Carpenter. Gli altri cittadini pensino, sopratutto, ad un piano di fuga. Al più presto.

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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