ALLISTE (Lecce) – C’è chi (anche dal Salento) si è dovuto recare a Firenze, Milano o all’Arena di Verona per godere dell’ascolto di due delle voci italiane più rappresentative del bel canto, del Musical e dell’Opera Moderna, e domani, venerdì 18 luglio, alle ore 21 queste voci saranno nel Salento, per la precisione nella piazza principale di Alliste (Le), ospiti del grande spettacolo “Duetti sotto le stelle” curato da AnonimArt e Cafè dei Napoli, con il patrocinio del Comune di Alliste. Parliamo del duoVittorio Matteucci e Silvia Querci, accompagnati al piano dal Maestro Roberto Magnanensi. E nella stessa serata, con il format ideato negli “Aperitivi ad Arte”, vi sarà la presentazione del libro “Una frisella sul mare” di Pierpaolo Lala e la possibilità di partecipare ad una vera e propria esperienza gustativa con il Cibo da Strada di Qualità griffato “Vincotto Experience”. Vittorio Matteucci e Silvia Querci annoverano entrambi curricula artistici e professionali troppo ricchi e “lunghi” per essere elencati in un comunicato stampa (in coda, alcuni link). La loro partecipazione più recente è nel “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo”, il grande musical prodotto da David Zard, con la regia di Giuliano Peparini, le musiche di Gerard Presgurvic ed i testi di Vincenzo Incenzo, applaudito sinora da oltre 258.000 spettatori in 138 repliche e con una fanbase di oltre 180.000 like su Facebook, 2.000 followers su Twitter, 320.000 visite al sito ufficiale e 450.000 visualizzazioni su Youtube, “Una frisella sul mare. Canzoni, ricordi e ricette di spiaggia” è un libro ed un’idea a due menti e quattro mani del patron e giornalista Pierpaolo Lala e del giornalista, scrittore e musicista Osvaldo Piliego. Nasce dalla consapevolezza di un assurdo paradosso. In quale posto e in quale stagione si mangiano, fino allo sfinimento, cose pesantissime e dure da digerire? La risposta è drammatica: in spiaggia, d’estate. L’estate, nel Salento, è sinonimo di “stanato”. La traduzione è molto semplice: tegame o teglia da forno in acciaio. Ovviamente può essere anche in altro materiale o usa e getta ma il concetto resta invariato. Anche perché lo stanato ha bisogno sempre, per essere infornato, di un complemento di specificazione. Ossia uno stanato di parmigiana, uno stanato di pasta al forno, uno stanato di cannelloni, uno stanato di melanzane ripiene, uno stanato di focaccia, uno stanato di pizza di patate. Lo stanato da solo non esiste, è come dire “bottiglia”. Di cosa? Il Vincotto Experience (il nome la dice lunga) è una serie di esperienze culturali e gustative suscitate dall’uso sapiente di uno dei prodotti più tradizionalmente tipici del territorio salentino, il vincotto. Dopo la presentazione avvenuta a fine aprile a Lecce, in piazza Sant’Oronzo, nell’ambito dell’evento ”Capitale della Cultura del Buon Cibo – Festival della Dieta Med-Italiana” e dopo diversi appuntamenti in tutto il territorio, approda ora ad Alliste con un percorso decisamente diverso e più ricercato rispetto alle normali sagre. L’idea di Vincotto Experience è nata da un’intuizione di Antonio Venneri di Terra Apuliae che ha letteralmente contaminato diversi produttori locali dando vita ad una serie di nuovi prodotti, dalla pasta ai dolci tipici, dalla puccia alla frisa, aventi tre caratteristiche fondamentali: essere di altissima qualità, essere serviti anche per strada e, soprattutto, essere aromatizzati e prevedere tra gli ingredienti il Vincotto primitivo ed il Cuettu. Faranno parte del Cibo da Strada di Qualità nella serata di Alliste: i capunti del pastificio Cardone, di farina di grano senatore Cappelli al vincotto ingentilito sapientemente elaborati dallo Chef Quintino Maggio; la puccia di Massimo Lolli, con i sott’olio dei fratelli Vizzino; il capocollo di Santoro e la glassa di vincotto balsamico della famiglia Venneri; la novellina di Rocco Biasco, patata novella di Galatina al vincotto balsamico; la frisa della famiglia Rizzo di farina di Orzo o di Grano del panificio con Ficandò e glassa di vincotto balsamico e Olio Adamo; le friselline della famiglia Tagliaferro tricolori e ai Cereali con i Patè dei f.lli Vizzino e la glassa di vincotto balsamico; Il vincottino, i quaresimali, i mustazzueli e il pangioia di Giovanni Venneri; i tarallini al Cuettu di Emiliano Preite; l’angolo Gluten Free di Agnese Cimino e Roberto Venneri targato “Mandorle e Miele”; i buoni vini bio di Rocco Venneri; le bibite nazionali Chinotto, Spuma, Cola e la vera Gazzosa realizzate con ingredienti naturali e tipici dei rispettivi territori; la Puglia Colada, il cocktail di Puglia creato dal gustosofo MichelOne Di Carlo e realizzato Elena Venneri.
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