ESERCENTI IN CRISI: SI ATTENDE LA TREDICESIMA

CELLINO SAN MARCO – “Si attende la tredicesima.” Questa è la dichiarazione fatta da diversi esercenti di Cellino San Marco che, in questo nuovo periodo natalizio appena giunto alle porte, devono fare i conti con la crisi economica globale che colpisce non soltanto loro ma soprattutto i loro clienti, o potenziali tali.
Che il Natale sia arrivato o meno, poco importa. Ciò che potrebbe fare la differenza è quindi lo stipendio dei tanti cittadini che, dovendo fare i conti tra debiti e bollette, possono decidere soltanto in seguito come spendere al meglio l’utile rimasto.
“Siamo in attesa”, dichiara Michele De Pascali, albergatore.
“Nonostante la mia attività sia differente da quelli di altri commercianti che esercitano in differente maniera, non posso che accodarmi a questo disagio. Noi, in quanto albergo, stiamo aspettando sia natale che il cenone di Capodanno per avere un riscontro con il ristorante. Per quanto riguarda i clienti esterni, quindi come pernotto ed occupazione delle camere, sono certo che potranno far bene e contribuire all’economia del paese. Per il resto, ripeto, siamo in attesa. La situazione è quanto mai statica, perché sinora non c’è stata alcuna richiesta. Veniamo contattati soltanto per informazioni. Tutto dipende da due fattori: dal periodo di crisi e da quanto rimane della tredicesima”.
Altrettanto negativi sono i giudizi di Giovanni Blasi, edicolante:
“E’ il primo anno che sono sul mercato e quindi, per me, è anche la prima esperienza durante il periodo natalizio. Ciononostante posso comunque affermare che la situazione economica è pessima. Io ed i miei colleghi attendiamo tutti i giorni successivi al 15 dicembre nella speranza che, arrivando la tredicesima, i cittadini possano fare qualche acquisto in più. Non è soltanto la mia situazione, ma quella di tutti gli esercenti del paese. Abbiamo provato anche ad abbassare il prezzo, ma la gente continua a non comprare. Recentemente ho partecipato ad una fiera a Galatina e devo dire che non stato così deluso come quest’anno. Pur spostandomi il risultato non è cambiato. Non c’è stato un periodo di crisi come questo, forse il peggiore degli ultimi dieci anni”.
Per Giovanni Gesué, esercente Euronics, la situazione è pressoché identica:
“La crisi si fa sentire perché notiamo che la gente non è portata a spendere su prodotti di alta fascia, così come dovrebbe accadere di consuetudine durante il periodo di Natale. Quest’anno, invece, sembra che ci si limiti a prodotti di fascia medio bassa. Forse il movimento agli acquisti è anche iniziato un po’ prima degli anni scorsi, però la clientela si limita grandemente nelle scelte. Questo accade nel mio punto vendita, nel mio paese. Bisognerebbe vedere altrove cosa sta realmente accadendo, se esistono zone meno toccate dall’effetto crisi. Ma non credo. Grazie alla collaborazione del comune di Cellino, ci si sta muovendo creando delle attrazioni per tutto il periodo festivo coinvolgendo diverse attività, al fine di creare un po’ di immagine e pubblicità per vedere di richiamare i cittadini. Un proposito sicuramente più che positivo che non può che far del bene”.
L’unione fa la forza, quindi, ed è giusto che le istituzioni collaborino sostenendo l’economia del paese. Di certo, rimane soltanto il periodo di crisi che è ben lungi dal concludersi. Il resto deve ancora venire.

MARCO MARANGIO

Senzacolonne 11/12/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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