TORCHIAROLO – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del consigliere di opposizione del Comune di Torchiarolo, Nicola Serinelli. Il testo in questione tratta la delicata questione ambientale del territorio e sul fatto di costituirsi parte civile al processo contro i dirigenti Enel. Per dovere di cronaca riportiamo di seguito il testo in questione:
“Prima di addentrarci nel caldo autunno di quest’anno desidero chiedere ai colleghi consiglieri del Comune di Brindisi, nonché ai signori consiglieri provinciali (per dovere interesserò della iniziativa anche il Sindaco della mia comunità, nonché il Direttore di ARPA PUGLIA) se, una volta costituitisi parte civile nei confronti dell’ENEL per l’inquinamento prodotto dalla centrale di Cerano, intenderanno costituirsi parte civile anche contro il Comune di Torchiarolo che, a quanto é dato sapere (leggasi, tra gli altri, il Quotidiano di Brindisi, del 5 gennaio 2012 e del 25 marzo 2012), produrrebbe inquinamento (polveri sottili PM10) proveniente dai camini delle abitazioni dei propri cittadini, così come sentenziato dall’ARPA Puglia, confermato dal Sindaco di Torchiarolo, il quale (formalizzando uno specifico provvedimento), già nel lo scorso anno, ha ordinato il divieto di accendere i camini, e dalla stessa Regione Puglia che, concedendo contributi al Comune per l’acquisto dei filtri da applicare ai camini, ha sostanzialmente ratificato che Torchiarolo inquina il suo territorio e le aree circostanti con i camini accesi dai propri cittadini.
A parte le battute; nessuno si permetta di incolpare i soli cittadini torchiarolesi per i camini. Si continui pure a sensibilizzare i proprietari dei caminetti (peraltro, di tutte le realtà locali, non solo di Torchiarolo), per un utilizzo razionale e “saggio” della legna da ardere e degli accorgimenti da adottare sin dentro le proprie case, dal momento che ci sono ancora in giro irresponsabili ed incoscienti che utilizzano qualsiasi tipo di legna, a volte persino quella intinta di solventi, per economizzare le spese, senza però trascurare le tante altre fonti di inquinamento che interessano Torchiarolo, come altre aree dell’intero territorio circostante.
Dopo di che avremo premura di chiedere anche che fine han fatto i soldi che la Regione Puglia ha da tempo concesso al Comune di Torchiarolo, appunto per l’acquisto dei filtri da collocare sui camini, dal momento che nessuno ne parla più … in tempi peraltro alquanto difficili per le casse comunali che, soprattutto a Torchiarolo, son colme di … “lacrime” di coccodrillo, alla vigilia peraltro di una potenziale nuova ordinanza sindacale che vieti ancora ai nostri concittadini di riscaldarsi un pò, col tepore dei camini, nel corso del prossimo inverno che si prevede alquanto “rigido”.
Nicola SERINELLI
Consigliere comunale
Torchiarolo
e se brindisi e provincia si costituissero parte civile contro di lui e gli altri sindaci dell’epoca in cui fu fatta la centrale di cerano, perchè non difesero adeguatamente il territorio?
B.R. – Per favore, non rivanghiamo il passato.
Il problema delle PM10 accertato a Torchiarolo, che deve essere risolto ovviamente, ha dimensioni di gran lunga meno ingombranti e gravi rispetto allo scempio del territorio e della salute dei suoi abitanti perpetrato con la costruzione di Cerano.
L’eventuale costituzione contro il Comune di Torchiarolo per le PM 10 dei caminetti non consentirebbe comunque al Consigliere, di sentirsi con la coscienza a posto!
E poi, l’ARPA non sentenzia, ma fornisce dati che il Sindaco non può né confermare né smentire, non avendo gli strumenti per poterlo fare, ma tutt’al più, può soltanto prenderne atto.
Certo che questi dinosauri hanno proprio una bella faccia tosta, invece di coprirsi la testa di cenere