IL NATALE NON ARRESTA LA CRISI

IL MERCATO IN GINOCCHIO

di MARCO MARANGIO

TORRE SN GENNARO (marina di Torchiarolo) – “Terzo Natale di crisi”. Sarà questa la definizione con la quale, gli esperti di settore, a breve etichetteranno questo Natale ormai passato.
I negativi effetti economici, infatti, sono stati avvertiti prima ancora dell’inizio delle compere festive. Tanti gli esercenti, forse troppi, che speravano nella tredicesima, quale ultimo momento in cui i cittadini avrebbero potuto scegliere e selezionare gli elementi per i loro acquisti.
Così non è stato ed i commercianti di provincia non hanno trovato nulla sotto l’albero. Nonostante le diverse iniziative, soprattutto fatte nel paese di Torchiarolo, prese e concretizzate per favorire il fluire commerciale, pare non siano stati riscontrati molti risultati.
Si ricorda, a tal proposito, che proprio al termine della stagione balneare l’amministrazione comunale torchiarolese aveva avuto l’ottima idea di far proseguire il mercato domenicale nella marina di Torre san Gennaro, per poter offrire l’opportunità a tutti i cittadini di ritrovare durante il periodo invernale il loro punto di riferimento per i loro acquisti.
Ad onor del vero, l’inizio di questa prima edizione aveva entusiasmato i commercianti che, intervistati per l’occasione, avevano tutti espresso pareri positivi per l’iniziativa presa dal comune.
A pochi mesi di distanza, però, la situazione è cambiata considerevolmente. Visitata di recente, l’area mercatale in questione è prettamente deserta e priva di un afflusso clientelare.
I commercianti, ormai rassegnati alla crisi sempre più evidente, rifiutano di rispondere alle domande sull’attuale andamento economico ed il più delle volte commentano affermando che “le parole nono servono più, basta vedere i fatti”.
“Le vendite non sono così alte come gli altri anni – afferma Fernando Della Porta, unico commerciante che si è concesso per l’intervista – e si è notato anche prima delle feste. La tredicesima non è servita a nulla. Non so se tutto ciò riguarda il mercato d’abbagliamento, che è il mio settore, ma non credo che i miei colleghi stiano meglio. Siamo destinati a cadere sempre più in basso”.
La rassegnazione è pertanto palpabile e risulta difficile riuscire a tirare fuori qualche commento che presagisca un minimo di ottimismo.
Ma Natale è “sempre” Natale. Ed essendo considerato per antonomasia la festa dell’anno difficilmente può registrare una sconfitta  a tutto campo.
Sia per i consumatori sia, ovviamente, per il mondo commerciale che a tale festa si prepara e si “allena” con mesi e mesi di anticipo.

Purtroppo i fatti parlando chiaro, fermo restando che i cittadini in generale non hanno comunque rinunciato, neppure quest’anno e come da copione, al rito degli acquisti natalizi tenendo conto che, come affermato da altri esercenti, una maggiore attenzione ed oculatezza rispetto al rapporto qualità-prezzo, così come la ricerca del regalo utile e immediatamente sfruttabile piuttosto che del regalo sfizioso o stravagante, ha decretato ugualmente l’abbasso degli stessi acquisti.

Senzacolonne 05/01/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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