MAGGIORANZA vs PD: SUL CASO RIORDINO PROVINCE “DALLA PARTE DEL CITTADINO”

“nessuna remora a prendere posizioni differenti rispetto alla Provincia” 

 

il Palazzo comunale di San Pietro Vernotico

SAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo e pubblichiamo un documento a firma della maggioranza del Comune sanpietrano in risposta all’articolo del Partito Democratico sul dibattuto caso “accorpamento province”: “Come spesso accade ultimamente, il PD di San Pietro Vernotico, è oramai vittima di uno “choc confusionale” che lo attanaglia dal lontano maggio 2010, ovvero da quando è diventato opposizione in consiglio comunale.
Invero sul tema del riordino delle Province il PD locale sostiene che sia “A San Pietro, purtroppo, non si e’ potuto discutere, come hanno fatto tutti i Comuni, perché il Sindaco ha deciso di non organizzare assemblee cittadine, di non ascoltare le associazioni, di non ascoltare i partiti ma ha deciso da solo andando in giro a farsi intervistare senza spiegarne i motivi. Ha organizzato una fantomatica quanto mai fuorviante e demagogica consultazione volontaria senza informare i cittadini del perché devono scegliere una opzione piuttosto che un’ altra”.
Prescindendo dalle strumentalizzazioni politiche è opportuno che i cittadini sappiano che sul tema del riordino delle province la maggioranza, responsabilmente, ha provveduto a convocare la scorsa settimana tutte le opposizioni per proporre loro un percorso condiviso di coinvolgimento della popolazione: su alcuni temi di siffatta portata è essenziale avere come punto di riferimento solo ed esclusivamente gli interessi del Paese.
Le opposizioni hanno declinato l’invito demandando il coinvolgimento della popolazione ai partiti e dichiarando l’inutilità di una convocazione di una pubblica assemblea ritenendo il consiglio comunale l’unica assemblea possibile ed accessibile a tutti.
La maggioranza ha voluto invece portare avanti l’idea di un coinvolgimento dei cittadini, non tanto come forma di “deresponsabilizzazione” dei consiglieri comunali, quanto come una forma di coinvolgimento della popolazione in scelte così importanti che caratterizzeranno il futuro del nostro Paese.
Da rimarcare che in tutti gli incontri istituzionali che si sono tenuti in Provincia sul tema, alla presenza dei consiglieri regionali del territorio, il PD territoriale è stato assente anche con figure importanti per il partito, come il consigliere regionale Giuseppe Romano, invitato dal Presidente Ferrarese ma assente a differenza dei tanti Consiglieri regionali di tutte le espressioni politiche che di contro hanno ritenuto corretto un momento di dialogo e confronto.
Alla luce di questo e, considerando ormai l’avvicinarsi delle scadenze imposte dalla Legge tanto alla Regione Puglia che ai comuni a prescindere dalle differenti posizioni si finisce con il colpire chi, come il Presidente Ferrarese, sta cercando di tutelare la Provincia di Brindisi e chi, come l’attuale maggioranza, ha ritenuto fondamentale un percorso di coinvolgimento dei cittadini invitandoli in una consultazione popolare che ha portato circa 1.700 persone, in soli tre giorni, ad esprimersi sulla scelta della provincia.
A questo punto chiediamo al PD, quale forma di coinvolgimento dei cittadini ha intrapreso? Forse, come sempre, all’interno del PD sampietrano, sulle scelte ci si orienta in base ai pensieri dei pochi soliti noti… che brutto esempio di partecipazione popolare!!!
Il PD poi “propone (Sic!) l’adesione alla Terra d’Otranto” …cari amici del PD sanpietrano…meglio tardi che mai….
Il nostro Sindaco, a valle dei primi incontri che si sono susseguiti in Provincia nel mese di Settembre, in un comunicato diffuso sulle principali testate giornalistiche, sottolineava l’importanza della creazione del Grande Salento come opportunità da cogliere per il nostro territorio. Lo ha detto in tutte le salse ed in tutti i luoghi (v. da ultimo documento del 14.9.2012), e solo oggi il PD Sampietrano cerca primogeniture inesistenti: insomma il solito “pennacchio”, l’importanza di esibirsi invece che di contribuire alla crescita di un dibattito.
Il sindaco ha incontrato in questi giorni le associazioni ed i tanti cittadini che hanno chiesto maggiori spazi e tempi per esprimere il voto. Nessuno potrà costringere Lecce ad unirsi con Taranto e Brindisi, ed indicare la scelta “Terra d’Otranto” sarebbe stato a dir poco fuorviante; non indicare una delle scelte possibili (Lecce ovvero Brindisi/Taranto) vuol significare rimettere la decisione ad altri, alla Regione od al Governo.
Insomma fare ciò che ha sempre fatto il PD a San Pietro V.co: lasciare scegliere ad altri le sorti del nostro territorio. Il Sindaco Rizzo ed i consiglieri di maggioranza non solo non hanno avuto il timore di confrontarsi con i cittadini, ma non hanno avuto remore a prendere posizioni differenti rispetto a quanto proposto dai vertici Provinciali di partito ritenendo di fare proprio il pensiero dei concittadini (quello che il Partito Democratico definisce “sentimentalismo”).
Il PD di San Pietro, evidentemente, non ritiene che la scelta di Lecce sia quella giusta o ha paura di esprimere un pensiero differente rispetto a quello manifestato dai vertici provinciali, e non ha accettato il confronto con i cittadini.
È tutta qui la differenza di spessore politico della classe dirigente locale!
Per il resto tutti i massimi esponenti a livello Provinciale di tutti i partiti politici e delle organizzazioni sindacali hanno manifestato la preoccupazione e la difficoltà incontrata nel dare risposte certe sul futuro prescindendo dalla scelta visto che al Legge non dice nulla, ad esempio, in merito ai servizi al cittadino: anche immaginando la grande Provincia che comprende Brindisi, Lecce e Taranto è difficile solo ipotizzare per una persona corretta e di buon senso immaginare quale potrà essere l’organizzazione generale e quindi la distribuzione sui territori dei presidi fondamentali.
Il PD di San Pietro evidentemente con la sua demagogia, che da sempre lo caratterizza, può dare risposte a tutti: non possiamo che prendere atto di tale spiccata capacità, peccato che non ha posto in essere un solo atto di coinvolgimento della cittadinanza!”

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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