Primarie PD: l’eterno rimandato Boccia ci riprova

Boccia, l’eterno sconfitto dalle primarie, si candida. Per cosa? Per la segreteria del PD, ovvio.
Tale Boccia è noto ai più per essere stato, in più di una occasione, l’avversario interno di Nichi Vendola.
2005: si candida alle primarie del centro sinistra per la candidatura alla corsa regionale della Puglia. Viene sconfitto da Vendola.
– 2010: non soddisfatto del risultato, l’indefesso Boccia ci ritenta. Si ricandida alle primarie regionali pugliesi. Viene sconfitto nuovamente da un avversario insopportabile. Nome? Nichi Vendola, ovviamente.
2012: è forse l’unica vittoria “di Pirro”. Vince le primarie del PD per il Parlamento, ma nella sola circoscrizione BAT (Barletta Andria Trani).
Più recentemente (2013), il buon Boccia è noto per essere stato l’autore della proposta di legge sulla web tax (un genio), poi cancellata da Renzi con un tweet ben assestato (altro super fanta genio).
Che dire, dopo l’annuncio della discesa in campo di Matteo Richetti, quella di Boccia ci fa comprendere quanto il Partito Democratico continui la sua inevitabile discesa verso il vuoto cosmico.
Buona catastrofe.

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

I commenti sono chiusi.