SAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo ed interamente pubblichiamo il comunicato stampa a firma del consigliere di opposizione Pasquale Rizzo circa il caso riguardante la sentenza emanata dal Tribunale di Brindisi sulla condotta antisindacale del Comune sanpietrano. Come già aveva denunciato l’ex sindaco, infatti, il dipendente del Comune D’Arpa era stato trasferito per svolgere mansioni divergenti dalle proprie competenze eludendo le normali procedure di legge:
“Un altro primato dell’Amministrazione Renna: a memoria del sottoscritto il Comune di San Pietro Vernotico per la prima volta nella sua storia è stato condannato per condotta antisindacale, con contestuale condanna al pagamento delle spese e competenze di lite da parte del Giudice del lavoro di Brindisi. “Adessosipuò”. Ricordate il fatto denunciato più volte dalla opposizione riguardante la disposizione di servizio dell’11.6.2015, comportante un vero e proprio abuso di ufficio, voluta dal sindaco Renna e ratificato dal segretario del tempo, con cui il dipendente Antonio D’Arpa era stato trasferito senza seguire le procedure di legge ma con semplice ordine di servizio presso il Cimitero di San Pietro Vernotico per svolgere le mansioni di custode? Il predetto dipendente aveva il torto, secondo chi lo aveva “condannato” ad essere allontanato dal Comune, di essere considerato persona vicina all’ex sindaco Pasquale Rizzo sol perché componente della segreteria; i nuovi arrivati, dopo aver divelto porte e posto in essere altre barbarie, allontanarono senza motivo e giustificazione il dipendente che sino a quel momento aveva svolto ben altre funzioni. In realtà il Sindaco, in risposta ad una interrogazione, riferì di aver personalmente voluto lo spostamento perché aveva notizia di furti presso il cimitero (sic….!), causando un danno erariale visto che abbiamo pagato a lungo due custodi: uno posto a disposizione della ditta affidataria del servizio, l’altro inviato in “missione” dal Sindaco per combattere i furti. Ebbene con decreto del 21.12.2015 del Tribunale di Brindisi, su ricorso proposto dalla CISL FP Segreteria di Brindisi e Taranto patrocinato dall’Avv. Aversa, il Giudice ha ulteriormente certificato la illegittimità perpetrata ai danni del povero dipendente, ha accertato e dichiarato che con la disposizione di servizio impugnata si è violata la legge, tanto da condannare il Comune per condotta antisindacale ex art. 28 L.300/70, motivata anche da omessa informativa ed omesso esame congiunto con i Sindacati. Il Giudice ha disposto la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti negativi prodotti. A corollario della vicenda (a dimostrazione di come i soldi dei cittadini siano sperperati per poi affermare che “il Comune non ha soldi”), l’Ente è stato condannato a pagare a titolo di spese e competenze legali la somma di €.1.000,00 oltre Iva, c.p. ed oneri accessori. L’assessore Carella, con delega al personale, ha fatto ridere l’intero Paese con un volantino nel quale ha voluto raccogliere i meriti per aver sistemato una porzione di intonaco ammalorato presso la Biblioteca (con un anno di ritardo perché hanno avuto precedenza le aiuole a mare e le fontane), ma ora giustifichi ai cittadini ed ai dipendenti la condanna subita per condotta antisindacale, spieghi come mai da quanto ha cessato l’Amministrazione Rizzo e lei ha il compito di programmare le scelte sul personale dell’Ente non c’è più un vigile anche a tempo determinato, non si comprende chi ed in che modo saranno sostituiti le tre o quattro unità lavorative che si pensioneranno, si sono persi spazi importanti con Area vasta per il personale in esubero dalle Province, manca a tutt’oggi il responsabile dei lavori pubblici. Da un lato quindi da un anno manca del tutto la programmazione in un settore nevralgico, dall’altro si adottano atti monocratici e “dittatoriali” al solo fine di colpire singoli dipendenti, per penalizzarli. Ormai ci stiamo quasi abituando: l’opposizione scrive richiamando l’attenzione su evidenti illegittimità ed abusi; i consiglieri comunali di maggioranza se la ridono ritenendo che siano tutte stupidaggini, puntualmente le istituzioni condannano tali abusi ed illegittimità (Anac per gli affidamenti contro legge, i Tribunali per le condotte antisindacali, la regione con costanti definanziamenti, e siamo in atrtesa dei riscontri sui falsi in bilancio etc.). Stiamo attenti però: gli abusi hanno anche altri riflessi di ordine contabile e di altra natura. Intanto l’assessore Carella e/o il Sindaco e/o il segretario del tempo paghino le spese e competenze legali; ritengo che non sia giusto che il Paese paghi per le “azioni punitive” poste in essere. Senza pensare che la sentenza apre un varco enorme per una eventuale azione risarcitoria da parte del dipendente vessato! Cittadini e dipendenti comunali: il sindaco nel corso dell’ultimo consiglio comunale (il verbale di stenotipia è a disposizione di chi intenda riscontrarlo), ha comunicato dei sui frequenti viaggi con l’Arch. Delle Donne anche a “Lurdisi”. Speriamo producano qualche effetto positivo, perché ormai solo un miracolo può salvare il nostro Comune.”
Avv. Pasquale Rizzo