TORCHIAROLO – Aumentata la mortalità per tumori a Torchiarolo. I dati, purtroppo, parlano chiaro. Nel 2009 si sono registrati 42 decessi, 15 dei quali per neoplasia. Nel 2010, con dati aggiornati a fine agosto, vi sono stati 33 morti 15 dei quali dovuti a tumori. Pertanto, cambia percentuale dei decessi ma non del numero delle vittime tumorali che passano, a distanza di un anno, dal 35 al 45 percento.
Dopo le dichiarazioni fatte dai cittadini, l’amministrazione del comune prende la parola sul grande problema rappresentato dalle Pm10.
“Questo paese continua a morire”. Questa l’oggettiva, seppur drammatica, dichiarazione a caldo rilasciata dall’assessore ai Lavori Pubblici, con delega all’Ambiente, Vittorio Serinelli.
“Sono stato sempre convinto che non è soltanto Cerano a saturare l’aria con la polvere nera ed i fatti degli ultimi giorni lo hanno dimostrato. Insieme a Cerano e Montedison ci sono un sacco di insediamenti che concorrono abbondantemente a far superare i limiti di emissione consentiti dalla legge.”
Come è già noto, il fattore è anche geografico. Torchiarolo, infatti, si trova in una posizione particolare che la vede confinare a nord con il petrolchimico e a sud con l’inceneritore dei rifiuti speciali di Surbo.
“L’inquinamento ce lo stiamo portando a vita – dichiara il primo cittadino Giovanni Del Coco – considerando che sono ormai trent’anni che viviamo in questo stato. Anzi, non comprendo il motivo per cui la Regione e l’Arpa non si stiano mobilitando a favorire la soluzione di tutto questo visto che siamo l’unico comune a trovarsi in mezzo ai due poli industriali. L’altro giorno mi era stato chiesto se intendevamo costituirci come parte civile. Io rispondo nuovamente che la giunta farà di tutto affinché si possa fare qualcosa nell’immediato per salvaguardare la salute dei cittadini”.
Recentemente la cittadinanza aveva espresso il parere che molte responsabilità in merito devono essere attribuite alla classe politica che, soprattutto negli anni ’90, l’ha vista coinvolta nell’approvazione della centrale Federico II di Cerano.
“Io non posso giudicare le scelte politiche di quel tempo – afferma l’assessore Serinelli – poiché il progresso porta con sé aspetti positivi e aspetti negativi. Ciò che posso dire con certezza è che, è vero che dieci anni fa non si avevano tutti i sistemi di controllo atmosferici di adesso, ma nel 2010 si sono fatti passi da gigante con la tecnologia e per la depurazione di fumi e sostanze. E adesso dove sono i controlli? Noi non siamo contro il progresso, ma riteniamo di avere il diritto di una maggiore tutela della salute. Che tale tutela costi 180milioni o 280, questa è una spesa di cui deve farsi carico il mondo produttivo. Fin quando sul mercato non c’erano dispositivi di filtraggio, si poteva anche comprendere sino a un certo punto. Poiché, oltretutto, bisogna fare un preventivo fra costi e benefici e la relativa ricaduta sul territorio. Se, nella ricaduta, dobbiamo metterci la salute allora non credo che vi siano produzioni che tengano all’incolumità dei cittadini. Avere il progresso e non avere gente che ne usufruisca mi pare un controsenso”.
In ultimo, il sindaco Del Coco ha espresso la volontà di agire immediatamente, prima attraverso la comunicazione ai cittadini della gravità di tutto ciò e successivamente attraverso un appello alla Regione e all’Arpa affinché si controlli nel miglior modo possibile il territorio per salvaguardare la cittadinanza.
Gli ultimi dati Arpa, aggiornati al 1 novembre, vedono Torchiarolo superare grandemente il livello Pm10 consentito portandolo a 41 e purtroppo, questi numeri non promettono nulla di buono.
MARCO MARANGIO
SenzaColonne 03/11/2010
iin data odierna il sindaco di Torchiarolo (servizio sul TG3 Regione), interpellato per il nefasto record regionale di sforamenti del livello di PM10, si è speso nel dire che il problema è dovuto… ai camini delle case!
L’ennesimo insulto alla sensibilità e all’intelligenza delle persone.