TORCHIAROLO: IL CONSIGLIERE SERINELLI RISPONDE AL SINDACO DEL COCO

Foto0450TORCHIAROLO – Riceviamo e pubblichiamo la risposta del consigliere di opposizione Nicola Serinelli a seguito della nota comunicativa a firma del sindaco di Torchiarolo Giovanni Del Coco, riguardante il caso della zona artigianale segnalato dallo stesso consigliere:

“Sì, esimio “scrivente/suggeritore occulto” …( ma non poi tanto) del Sindaco; le risparmio altri nobili titoli, che spesso, come nel suo caso, non coincidono con la nobiltà d’animo e dei sentimenti. La foto, in effetti, mi ricorda qualcosa, mi ricorda l’antico risentimento che nutre nei miei riguardi per non essere riuscito a coronare il sogno inseguito da tempo: quello cioè di salire sul piedistallo più alto del potere locale, dovendosi finora accontentare di emergere nel mare magnum della “mediocrità” che la circonda. Mi ricorda vicende ormai vecchie di un anno a proposito di un banale secchio, appunto, il cui contenuto (detriti e piccole pietre) avrei potuto segretamente smaltire vicino ad altri recinti; o dentro il cassonetto a pochi metri di distanza…e invece, civilmente, ho posizionato nei pressi dell’ingresso del suolo di mia proprietà, (vedasi attentamente l’immagine, meschinamente fotografata dal “suggeritore della porta accanto”), così come suggeritomi da uno degli operai della ditta Reteservizi srl da Carovigno, da me contattato, perché lo avrebbe ritirato la mattina seguente.
Chiarito questo, mi preme invitare lo “scrivente/suggeritore” a svestirsi, una volta tanto, dei comodi panni di chi opera dietro le quinte per celare la sua insana voglia di gettar fango sul sottoscritto per le motivazioni sopra ricordate, per rivestire invece quelle più dignitose e più responsabili del ruolo che occupa, per indi controllare atti, fatti e soprattutto “misfatti” che quotidianamente si consumano, forse anche a sua insaputa, sul nostro comune (dentro e fuori le mura amiche). Fatti gravi sotto l’aspetto etico-morale, nonché giuridico/legale rasentante il penale.Foto0452
L’invito é che perda meno tempo per attacchi o “contrattacchi” su face book (cui sembra molto avvezzo) nei confronti di persone non allineate, che spenda meno energie per ostacolare la funzione di consigliere comunale di opposizione del sottoscritto e faccia finalmente ciò che gli compete per il ruolo che riveste, indi legga con più attenzione quegli atti, controlli più efficacemente il modo di gestire la cosa pubblica della sua maggioranza, invece di giocare al nascondino e non perdere occasione per colpire chi meriterebbe apprezzamento, non fosse altro che per il coraggio sinora dimostrato e per l’opportunità offerta ai “distratti” della maggioranza di aprire gli occhi … su quanto si consuma nelle secretate stanze.
Non sarà sfuggito al suddetto “scrivente” quanto serpeggia nell’opinione pubblica locale soprattutto in questi ultimissimi giorni sulla gestione della cosa pubblica a Torchiarolo, soprattutto in ordine a certi affidamenti di incarichi e assunzioni di lavoratori, gran parte dei quali allineati al solito clan.
Si lasci stare in pace, perciò, quel vecchio secchio, svuotato ormai da un anno, e si abbia il coraggio di svuotare ben altri secchi, stracolmi delle “immondizie” putride e maleodoranti che molti han conosciuto in questi giorni. E si abbia una buona volta il coraggio di non latitare ma di essere “presenti” sul territorio per risolvere i problemi reali della gente, così come si è presenti quando fa comodo sguazzare in prima fila nelle cerimonie per far bella mostra di se.
Un plauso certamente ai progetti di educazione stradale o ambientale in senso lato che la nostra, come tutte le scuole del resto, attivano in ordine alla prevenzione di comportamenti a rischio, Ma, a ben riflettere, in fondo il Comandante fa una parte del suo dovere. N.B. A proposito: perché delegare lo scrivano del sindaco quando avrebbe potuto ben rispondere il Comandante stesso? Sarà forse un modo per ringraziare e per graziarsi la disponibilità per il servizio di autista sindacale?Foto0463
La verità è una sola: da fortemente fastidio che qualcuno, come il sottoscritto, continui con coraggio a mettere il dito nella piaga portando alla ribalta ciò che invece si tenta di occultare; e lo fa con lealtà e correttezza, rispondendo peraltro ad un preciso dovere, quello che attiene ad ogni consigliere comunale: fornire indirizzo e controllare. So bene che tutto questo dà fastidio a qualcuno, abituato a gestire la cosa pubblica come fosse “cosa propria” e a utilizzare le persone e la testa delle persone come sgabello per le proprie scalate sociali; per costoro infatti è molto meglio che non si sappia, non si dica e che tutto taccia; se poi qualcuno osa lanciare sassi nello stagno, va subito additato o screditato, magari servendosi di qualche vecchia foto di qualche ormai noto secchio, col tentativo, ahimè non riuscito, di mettere a tacere chi intende obbedire prima di tutto alla propria coscienza di uomo libero e onesto intellettualmente.
Se e quando l’ormai noto “scrivente/suggeritore vorrà, stilerò una serie di atti, provvedimenti e iniziative in grado di dimostrare, nei fatti, il modus operandi e soprattutto il modo di gestire la cosa pubblica e i servizi pubblici nel nostro Paese. Scoprirà, atti alla mano, quanto si sia stati assenti dai veri problemi del paese e quanto invece preoccupati a curare l’immagine, dando vita ad una sorta di patto comune di non belligeranza per farsi e darsi “protezione”, nella prospettiva del “comune-bene” che , ahimè, non promuove il Bene Comune del paese, men che meno degli ignari cittadini.”

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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