U.S. SAN PIETRO: IL MATCH-CLOU DELL’8^ GIORNATA

SAN PIETRO VERNOTICO – Prima il doveroso saluto, sportivissimo, alle degne avversarie e poi tutte al centro del campo a saltellare abbracciate ed unite in un urlo liberatorio che sancisce il 2° posto in solitudine: questo l’emozionante epilogo di una gara che meritava uno scenario differente del freddo ma ospitale palasport di via Udine a Mesagne. Qui si sono date battaglia – sportiva e sempre correttissima – U.S.San Pietro e Fenice Basket Foggia, le due formazioni cioè che condividevano la seconda piazza in classifica dietro l’imbattuta Monopoli; e che entrambe meritassero quella posizione lo hanno legittimato con un gioco brillante, veloce, aggressivo, dove le difese hanno prevalso sugli attacchi, dove le pur ottime individualità si sono messe al servizio della squadra. Resta, forse, il rammarico per entrambi i team di non aver potuto schierare sul parquet mesagnese il roster completo e tutte le giocatrici in perfetta forma : Foggia deve rinunciare ad Annalisa Sarni e schierare la play Grosso non al meglio dopo una debilitante influenza; S.Pietro perde i cm di Primaverile e la verve di Speedy Cagnazzo, presentando Pesimena con una schiena incerottata e
Passiatore in campo senza un solo allenamento da 10 giorni. Ma le atlete in campo non hanno pensato alle assenze ed agli infortuni, dando veramente tutto quello
che avevano dentro: ha vinto S.Pietro forse perché ha saputo offrire una difesa davvero di prima qualità – senza dubbio la migliore delle ultime stagioni – molto aggressiva sul perimetro e pronta , dopo i minuti iniziali di comprensibile tensione, a chiudere con puntualità sulle temute bocche di fuoco daune. Ma non ha demeritato nemmeno Foggia che, anzi, quando la gara si era ormai incanalata verso il successo delle locali, ha buttato il cuore oltre l’ostacolo con le sue giovani, riuscendo a limare nel divario finale (46-38) qualche punticino che può tornare utile nel computo totale per delineare la griglia playoff. Sulle rispettive panchine due coach di provata esperienza: il sanpietrano Claudio Cuomo presenta una zona 3-2 con Furone, De Matteis, Giangrande, Passiatore e Pesimena; il foggiano Antonio Marra risponde con
una difesa individuale inserendo Gentile, Grosso, Campagna, De Florio e Favilla. Sarà la pressione difensiva biancorossa ed una inspiegabile tensione iniziale a bloccare le sanpietrane, che devono ricorrere ad un provvidenziale time-out per arrestare lo 0-8 iniziale (e la mobilità di Grosso e Favilla), ma anche per ridare
tranquillità e fiducia nei propri mezzi. L’adeguamento difensivo in 1-3-1 consente il riaggancio e, dopo l’8-12 della prima frazione, si assiste ad una gara bellissima con difese aggressive e transizioni veloci; sarà proprio in questa fase che capitan Giangrande e compagne riusciranno a scardinare la difesa foggiana con le brillanti percussioni di Ciurlo e Furone, chiudendo con un importante parziale di 17-10, limitato solo dallo strapotere a rimbalzo della “fenice” Gentile.
E’ su di lei che si concentra il capolavoro difensivo delle locali nella 3^ frazione: Simona De Matteis si sacrifica in una attenta marcatura della forte ala in maglia rossa e le compagne sono pronte a raddoppiare e chiudere ogni via di accesso al canestro al “faro” del gioco foggiano. Eloquente il bottino di soli 5 punti raggranellato dalle ospiti in questo quarto di gioco, mentre una rinfrancata Giangrande ed una più presente Pesimena aumentano il gap 34-27.
Ultima frazione: coach Claudio Cuomo chiede alle sue ragazze di puntare ancora sulla difesa per tenere a distanza le avversarie e, possibilmente, dare il colpo del k.o. quando i falli escludono dal terreno di gioco Grosso e Gentile. Ma la Fenice Foggia non ci sta ad ammainare bandiera e, come si è detto, butta in campo tutto l’ardore delle sue giovani che prima subiscono il – 12 poi si ricompattano fino a chiudere sul 46-38. S.Pietro festeggia e gongola per una condizione atletica che ha sinceramente del sorprendente, in considerazione delle oggettive difficoltà di preparazione di questi ultimi tempi, causa l’inagibilità del palasport; Foggia – sconfitta ma non vinta – da giustamente appuntamento alla gara di ritorno, concedendosi il tempo per recuperare appieno le sue infortunate. Si pensi alla prossima, allora: USSP ancora a Mesagne, sabato prossimo, ma questa volta “fuori casa” contro le vivaci giovani dell’Olimpia (vittoriose in questo turno a Montescaglioso); Foggia fra le mura amiche
contro la De Florio Taranto in una gara che, comunque, le porterà i due punti, per la partecipazione fuori classifica delle tarantine.

comunicato stampa u.s. san pietro

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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