I CITTADINI CONTRIBUISCONO ALLA REALIZZAZIONE DELLA STATUA VOTIVA

TORCHIAROLO – Benedetta una statuetta delle Madonna presso la scuola materna San Giuseppe di Torchiarolo. Alla presenza delle autorità locali, è stata benedetta durante una funzione liturgica apposita animata non soltanto dalle suore salesiane che  detengono la struttura scolastica, ma soprattutto dai tanti bambini che la frequentano.
Riempita dalla gioia dei bambini, la scuola materna ha inoltre ospitato gli insegnanti ed i genitori che sono stati testimoni di quanto la preparazione dell’evento abbia coinvolto pienamente i piccoli alunni tra animazione e canti.
Una contentezza espressa e manifestata dal sindaco Giovanni Del Coco e dal viceparroco della parrocchia torchiarolese don Daniele Fazi, che hanno entrambi espresso il loro apprezzamento nei riguardi dell’impegno profuso dalle suore nel raggiungimento del piccolo grande progetto, per la realizzazione della statua, che hanno portato avanti nonostante le tante difficoltà, soprattutto di livello economico.
La storia, raccontata dalla madre superiora Maria Immacolata Tafuro. Malgrado lei sia giunta soltanto da tre anni nel convento, ha espresso termini e concetti di valore storico per l’istituto San Giuseppe che da diversi anni si è fatto strada nell’approvazione da parte della cittadina.
“Il nostro non è un istituto – spiega suor Maria – che svolge soltanto l’onere di educare scolasticamente i bambini che ci vengono affidati. Durante l’arco della giornata offriamo a tutti l’opportunità di recarsi presso il nostro plesso per seguire incontri di vario genere. Prepariamo, infatti, i ragazzi ai sacramenti religiosi e nel tardo pomeriggio, in giorni settimanali prefissati, teniamo incontri per nubendi.”
Le porte dell’istituto san Giuseppe, sono quindi aperte a tutta la comunità del paese di Torchiarolo. “I bambini che vengono affidati a noi – continua la madre superiora – non terminano il loro corso qui, ma continua con i loro genitori e quindi si ha un vero scambio generazionale che permette una sana crescita in famiglia. L’esperienza che viviamo noi suore è davvero positiva e siamo spronate ad andare avanti perché ci accorgiamo che il paese risponde bene ed è entusiasta del nostro operato”.
Denso di ricordi e particolarmente interessante, risulta essere il racconto della costruzione della statua dedicata alla Madonna.
“Risale a un po’ di tempo fa – esordisce suor Maria – quando nel nostro giardino dell’atrio c’erano due palme gigantesche. Purtroppo in seguito hanno contratto una malattia e le piante, con il passare del tempo, hanno iniziato ad ammalarsi e ad appassire pian piano. Abbiamo cercato in tutti i modi di riuscire a guarirle, ma senza ottenere alcun risultato. Era doloroso vedere quelle palme ormai senza e proprio per questo, dopo aver tagliato il tronco, abbiamo pensato di far costruire una statua in onore della Madonna ed utilizzare uno dei tronchi per la fabbricazione dell’edicola che adesso accoglie la statuetta al suo interno. Io, in quanto responsabile, ho chiesto l’aiuto di tutti per il completamento e la realizzazione del nostro sogno e, sinceramente, è stata una grande soddisfazione per noi tutte notare con quanta generosità la cittadinanza si sia prodigata in questo senso, partendo da chi ha contribuito a comprare i biglietti per la riffa che ci è servita come piccolo sostentamento economico, sino al falegname che si è offerto nella costruzione dell’edicola”.
Il riscontro positivo di tutta la comunità ha permesso una collaborazione attiva a tutto campo che si è tradotta in un chiaro esempio di come, anche i piccoli sogni, possono sì realizzarsi ma con l’aiuto di tutti.

Marco Marangio

SenzaColonne 09/10/2010

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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