IL CONSIGLIERE: DISAGI E CARENZE SUL SERVIZIO “RIFIUTI SOLIDI URBANI”

il Comune di Torchiarolo

TORCHIAROLO – Riceviamo e pubblichiamo la domanda inviata dal consigliere di opposizione del Comune di Torchiatolo, Nicola Serinelli, in merito alla questione “rifiuti solidi urbani”. Il consigliere ne denuncia, in più punti, disagi e situazioni. Per dovere di cronaca riportiamo di seguito il testo integrale di riferimento, già inviato alle istituzioni di competenza, dal Comune di Torchiarolo sino al Prefetto di Brindisi:
Preoccupa seriamente la situazione venutasi a determinare nel nostro Comune, in ordine al potenziale contraddittorio attivatosi già da tempo con la Rete Servizi s.r.l., corrente in Carovigno, Società che gestisce il servizio raccolta di rifiuti urbani e di igiene e del territorio, comprese le marine del nostro Comune (giusto contratto rep.08, registrato all’ufficio delle entrate di Brindisi in data 3.01.2012, al nr. 10). Quanto sopra alla luce soprattutto dei disagi e dello stato di agitazione che serpeggia tra i lavoratori e le rappresentanze sindacali, in merito a mancati pagamenti delle proprie spettanze e ad altre situazioni ritenute dagli stessi “insostenibili”, per una serie di denunce formulate anche per iscritto (ultime delle quali datate luglio, agosto c.a.)
Da tempo infatti persistono condizioni di estremo disagio che rischiano di aggravarsi e che hanno rasentato il fermo dell’attività, con tutti i rischi connessi alle responsabilità dei funzionari, della ditta e degli amministratori, nonché con il conseguente danno di immagine per l’intero paese e soprattutto per i cittadini che, puntualmente, continuano a pagar le tasse.
E’ il caso di ricordare le non poche note fatte pervenire dalla segreteria territoriale sindacale della CGIL, nonché la recente inoltrata dalla società che gestisce il servizio. A quanto é dato sapere la ditta ha da tempo maturato un forte credito nei confronti del nostro ente (si parla di ben 600 mila euro), al punto da non potersi più esporre (a proprio dire) nell’anticipare somme (come fatto per conto del comune), mettendo così in serie difficoltà e disagio i lavoratori e le rispettive famiglie, causa ritardi sistematici delle retribuzioni mensili dovute agli stessi.
La grave situazione, che si protrae pericolosamente da quasi un anno, lascia alquanto perplessi e fortemente preoccupati per le conseguenze che potrebbero determinarsi a danno del Comune, con ricadute negative sui cittadini, sui lavoratori e sulla tenuta della stessa società che ha partecipato e vinto la procedura di gara, perciò ha tutto il diritto ad essere retribuita regolarmente per i servizi resi, nel rispetto, evidentemente, degli impegni contrattuali assunti.  Più volte il sindacato ha evidenziato carenze, lacune ed omissioni che hanno interessato i rapporti tra la ditta e il comune, tra la ditta e i lavoratori.
E’ il caso di rammentare ed evidenziare le responsabilità, in solido, del Comune (che è l’ente appaltante), nei confronti dei lavoratori, come prevede la vigente legislazione, ragion per cui il Comune ed il Sindaco, sono direttamente responsabili davanti alla legge; rammento che il Sindaco é garante dell’intera situazione in ordine ad eventuali omissioni e/o mancati controlli.
Appare sicuramente strano ed incomprensibile come mai si sia determinata siffatta situazione dal momento che già ad indizione gara, attivata per l’affidamento del servizio, il Comune avrebbe dovuto, per legge, disporre delle risorse economico/finanziarie necessarie e sufficienti per garantire i servizi e per ottemperare agli obblighi contrattuali. E’ pertanto assurdo dover registrare che, a monte di grosse risorse che il Comune introita dai cittadini per la TARSU, lo stesso poi sia fortemente in debito con gli enti che ospitano i nostri rifiuti (in particolare Brindisi, per Autigno, che registra un credito di quasi 800 mila euro) e con la stessa ditta, aggiudicataria del servizio, la Rete Servizi appunto, che di credito ne ha maturato altrettanto. Viene allora spontaneo domandare:
come mai il Comune si è ridotto nelle condizioni attuali?
perché mai non ha puntualmente pagato e continua a non pagare il dovuto sia alla ditta, che al comune di Brindisi?
come mai si é disatteso l’obbligo, previsto peraltro dalla legge, circa il tempestivo pagamento delle somme dovute, laddove la P.A. ha assunto i suddetti obblighi stipulando regolare contratto?
come mai il Comune continua a disattendere le disposizioni di legge, recentemente richiamate anche dalla On.le Corte dei Conti, Sez. Puglia, con la nota del 12.07.2012, indirizzata proprio al nostro Comune?.
Intendo sottolineare, tra l’altro, il richiamo fatto appunto dalla Corte dei Conti verso la nostra Amministrazione comunale, circa l’osservanza di quanto disciplinato dall’art.9 del DL 78/09 (come convertito nella legge 102/2009), in materia di tempestività dei pagamenti della pubblica amministrazione, argomento sul quale la stessa Sezione aveva espresso il proprio parere con la Deliberazione n.120/par/2010, e con la stessa Deliberazione n.76/PAR/2012.
La norma in esame ha infatti introdotto l’obbligo di programmare i pagamenti con la specifica finalità di prevenire insorgenze di ritardi nei pagamenti generato dall’obbligo di rispetto del patto di stabilità interno potenzialmente foriero di danni erariali, in quanto il ritardato pagamento espone l’ente alla corresponsione degli interessi sanzionatori (danni erariali), giusto quanto previsto dal DL 231/2002, di attuazione della direttiva CE 2000/35, afferente appunto la lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Chiedo se mai c’è stato, da parte dei Responsabili dei nostri uffici comunali (in particolre i settori Finanziario e Tecnico) e dei nostri stessi amministratori (Sindaco, Giunta e il revisore dei conti) l’accertamento della compatibilità del programma dei pagamenti col rispetto delle regole di finanza pubblica, che andava evidentemente effettuato, non già al momento dell’emissione dei mandati di pagamento (emessi peraltro con ritardo), bensì al momento stesso dell’impegno, se non addirittura al momento dell’indizione di gara. Già in fase di approvazione del bando di gara infatti l’ente deve poter concretamente disporre delle somme necessarie, per poter poi pagare il dovuto.
Ritengo che, se ci fosse stato un comportamento rispettoso delle leggi, dei regolamenti e della stessa buona prassi di una sana amministrazione, sicuramente non ci sarebbero stati problemi relativi al pagamento delle spettanze dovute alla Ditta, nel rispetto delle scadenze previste, in relazione al contratto sottoscritto e al maturare degli stati di avanzamento, stabiliti già nel capitolato d’appalto. Tutto questo, a quanto è dato sapere, non c’é stato, ragion per cui si é determinata l’attuale assurda situazione che mette a repentaglio, in primis, il nostro Comune, esponendolo a seri danni erariali, indi i lavoratori e la stessa ditta che, a quanto é dato conoscere, é stata anche fatta oggetto di denuncia di talune anomalie evidenziate sul servizio.
Per tutte quante le motivazioni sopra elencate chiedo se non sia il caso di portare l’argomento in oggetto all’attenzione della massima assise consiliare, per fare il punto su tutta la situazione, insieme con tutti i consiglieri comunali (con estrema franchezza e alla luce del sole), al fine di porre rimedi alla condizione di continua precarietà, sul futuro stesso dei lavoratori (che vivono, come un macigno, la precarietà anche del proprio stipendio) e soprattutto sulle garanzie da attivare per tutelare gli interessi del Comune, prima ancora di esporlo ulteriormente ai rischi e alle responsabilita che conseguono per omissioni, negligenze, superficialità e quant’altro si sia già potuto concretizzare.
Rimango in attesa di conoscere le determinazioni che intenderanno adottare le SS.LL, ciascuno nell’ambito delle rispettive competenze (di governo e/o di controllo), mentre porgo distinti saluti.

Nicola SERINELLI
Consigliere comunale
Torchiarolo

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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