IL SERVIZIO CIVILE PER L’AIUTO SCOLASTICO

di MARCO MARANGIO

TORCHIAROLO – Quattro ragazzi vincono un concorso di servizio civile.
Intitolato “Crescere allegramente”, il progetto è stato indetto dal Comune di Torchiarolo per promuovere l’educazione e la cultura ma soprattutto per lottare contro l’evasione e l’abbandono scolastico.
Partecipanti trenta concorrenti, hanno vinto il concorso quattro giovani torchiarolesi che, da martedì 1 marzo, hanno iniziato la loro nuova esperienza in ambito sociale. Samuel Maggio, Eleonora Zecca, Anna Pascarito e Federica Serinelli sono i loro nomi.
Spinti da un grande entusiasmo non soltanto per aver partecipato e vinto il progetto, ma specialmente per l’inizio della loro nuova funzione pubblico sociale, gli operatori sociali commentano in questo modo il loro inserimento:
“Come previsto sul progetto – spiega Eleonora Zecca- noi dovremo fare assistenza per i bambini che hanno bisogno di una mano nello studio e che hanno dei problemi a relazionarsi con i libri, sia per problemi personali che per situazioni familiari disagiate”.
Tra le attività che svolgeranno i giovani operatori, sono previste sia quelle inerenti il doposcuola che quelle ludiche come recite, corsi sportivi ed anche viaggi d’istruzione.
“Il tutto – continua Eleonora Zecca – sarà finalizzato per aiutarli ad affrontare meglio il mondo scolastico e ciò che ne compete. Abbiamo accolto questo incarico con molto entusiasmo e ci aspettiamo sicuramente tanti risultati positivi. E’ una esperienza in più da annoverare alla nostra crescita e al nostro profilo professionale”.
Difatti, seppur provenendo da formazioni differenti, i quattro volontari avranno un unico obiettivo, che sarà quello di aiutare in modo totalmente disinteressato i più piccoli.
La dispersione scolastica, infatti, è un fenomeno complesso che risulta essere collegato strettamente al contesto sociale ed economico. Esso, tra l’altro, non si manifesta soltanto nell’abbandono degli studi, che è comunque un epilogo negativo per la formazione di un adolescente, ma è anche una forma di insuccesso scolastico, che si verifica quando gli studenti non si applicano pienamente con il loro potenziale.
Per questo, è fondamentale che si crei una sinergia tra operatore ed i responsabili del progetto stesso al fine di discutere e valutare le azioni intraprese.
Vero è, al contempo, che è altrettanto delicato ed importante l’accoglienza stessa per garantire un rapporto di sincerità e fiducia sia tra il minore ed il volontario che tra il volontario e la famiglia del minore stesso.
Gli operatori sociali lavoreranno al progetto “Crescere allegramente” per un anno intero, sei ore al giorno, per un totale di trenta ore settimanali. A tal punto, non possiamo far altro che augurargli un proficuo lavoro e che possano aiutare quanti più bambini possibile ad imboccare la fondamentale strada dell’istruzione.

Senzacolonne 03/03/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.