25 APRILE: LETTERA D’AMORE DI UN PARTIGIANO

“Ci eravamo appena separati che già mi mancavi. Ho paura di stare senza te, che non mi hai mai deluso e che mi sei sempre stata vicina. Stiamo vivendo i nostri primi giorni nella foresta, quelli più difficili e in cui devo addestrarmi a sviluppare sia la mia capacità di amare, sia le mie doti di partigiano. È l’unico modo di perfezionare la posizione rivoluzionaria. Ti amo e ti penso continuamente.
Sto bene, ma ho sempre nostalgia di te. Vorrei che tu fossi capace di resistere con quella perseveranza che rappresenta la massima prova dell’amore. Ti amo ogni giorno di più. Non avrei mai pensato che fossimo così uniti, così fusi in un tutto unico. E che anche se dovessimo uccidermi, resterei per sempre con te.
Oggi abbiamo prestato giuramento davanti al ritratto del Che. Ho giurato sul mio amore per te e per la Rivoluzione. Sono passate due settimane da quando ci siamo lasciati. Non faccio che guardare la tua fotografia e leggere la lettera che mi hai dato alla partenza, così incredibilmente bella che mi viene un nodo alla gola. Ti amo. Spero di rivederti presto, o almeno di raggiungere un luogo dove mi aspettino tue notizie.
Mia amata, il nostro gruppo si è ridotto al minimo. Oggi sento più che mai il bisogno della tua presenza, forse a causa dell’imminenza della morte e della sconfitta riportata in questa lotta. Scriverò solo poche frasi, non ho la forza di fare di più. Consegno a te il mio spirito. Con te sono stato totalmente felice. Mi dispiace lasciarti sola ma, se occorre, lo farò e resterò qui fino alla fine. Ti amo e voglio che tu lo ricordi per sempre. Nessuna morte è inutile, se è stata preceduta da una vita dedita agli altri, una vita in cui abbiamo cercato significati e valori. TI bacio e ti stringo contro di me…”

lettera di un partigiano argentino – “Cristo con il fucile in spalla” (Ryszard Kapuscinski)

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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