“CARMINE MAGGIO? TRA POCO IL CAPO DEI CAPI”

di MARCO MARANGIO

SAN PIETRO VERNOTICO – “Persona per bene e distinta”. Sono queste le considerazioni che alcuni clienti del “Bar Mauro” attribuiscono a Carmine Maggio, pensionato, che nel giro di poche ore è divenuto popolare poiché comparso nella lista della Commissione Parlamentare Antimafia per una sentenza risalente al 1962.
Il bar, di proprietà del figlio, è stato nel pomeriggio di ieri frequentato da clienti fissi e abituali. Nonostante la notizia abbia fatto il giro di provincia e non solo, il clima è risultato disteso e tranquillo. Tutti i presenti, infatti, non hanno potuto che ironizzare su quanto accaduto.
“Carmine mafioso? Vederlo compiere una estorsione mi sembra ancora più assurdo – commentano alcuni sanpietrani – non possiamo che riderci sopra”.
Anche i clienti più giovani, pur avendo appreso la notizia solo nel pomeriggio, rilasciano dichiarazioni a sostegno di Maggio.
“Assolutamente inverosimile – dicono alcuni – credere che Carmine possa aver fatto qualcosa del genere. Nulla di più falso”.
Qualche avventore del locale di vecchia data dichiara ancora: “Vivo in via Cellino da ormai quindici anni e posso affermare come Carmine sia una persona dal forte rigore morale ma, soprattutto, senza macchia dal punto di vista legale. Come buoni amici, ci scambiamo reciprocamente dei favori che, anche se piccoli, mi hanno comprendere come sia una persona gentile e disponibile”.
“Adesso ti diranno persino che sei il Capo dei Capi”, ridacchiano alcuni rivolgendosi direttamente all’interessato che, presente assieme al figlio per aiutarlo nell’attività, non può che accodarsi alla risata generale appena esplosa nel bar.
“Non ho mai ricevuto nessun avviso da alcun tribunale né procura – afferma lo stesso Maggio – addirittura risalente al 1962! Anzi, semmai dovrei essere io a dichiarare come abbia ricevuto estorsioni contro le quali ho sempre lottato a testa alta. Soltanto che nessuno ne parla”.
“Intanto – continua Carmine Maggio – mi mobiliterò da subito per andare a fondo sulla faccenda. Andrò dapprima al casellario giudiziario per vedere contro chi avrei fatto questa fantomatica estorsione e dopo si vedrà come si evolve la situazione.”
Maggio parla poi ai presenti delle sue vicissitudini politiche. “Addirittura avrei appoggiato i boss della malavita nelle campagne elettorali. Ho sempre militato nel partito di Rifondazione Comunista, forse sono addirittura l’ultimo rimasto della mia specie, ma ho riscosso sempre pochissimi voti.”
Poco dopo entra un amico di vecchia data del Maggio che, appresa la notizia, si comporta come gli altri precedenti a lui: una risata e via.
“Abbiamo fatto la scuola assieme. Siamo cresciuti e dopo tutto questo tempo, se Carmine avesse compiuto delle azioni di questo calibro, lo avrei certamente saputo”.
Nulla di fondato, quindi, da quanto emerge dalle affermazioni di clienti ed amici storici di Maggio. Vero è, al contempo, che soprattutto in paese c’è chi mormora alla scandalo. Ma Carmine Maggio non si fa intimorire.
“Che si parlasse pure –  afferma con un sorriso sommesso – magari faccio un po’ di pubblicità al bar”.

Senzacolonne 13/02/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

2 commenti:

  1. Saluto da Verona il compagno Carmine che, insieme al fratello, è stata una colonna del vecchio pci sampietrano. Carmine un mafioso? Ma se era tutto lavoro e sezione!! Marco, se puoi fargli arrivare i miei saluti e la mia solidarietà, te ne sarei infinitamente grato!! Grazie.
    Leo Teodoro

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