Processatemi, anzi no. Le posizioni di Matteo Salvini, ministro dell’Interno, sul processo del caso #Diociotti, più che altalenanti, sono dissociative. Sulla piaga, umana e civile, dei migranti sono stato sempre distante dai fronti “populisti” sia dei #portichiusi che di quello dell’ accoglienza a tutti i costi.
Per due motivi:
- non si possono lasciare in balia delle onde centinaia di povere anime;
- non si possono accogliere tutti senza piani di accoglienza e integrazione decenti e, finora, abbiamo visto quali sono stati gli effetti. Anche per colpa di alcuni Cara che di umano avevano ben poco.
Come sempre la virtù è nel mezzo. Bisognerebbe accogliere coloro i quali si avvicinano alle nostre coste, farli rifugiare in centri degni di questo nome ma solo in attesa che gli Stati europei accettino di accogliere e dividersi il fardello rappresentato da quelle povere anime. Il problema migranti non è (solo) italiano. È europeo. Ed è giusto che tutta la Comunità europea se ne faccia carico.
Tornando a Salvini: è giusto dare l’ok per l’autorizzazione a procedere? Sì.
Anzi, è abbastanza curioso che lo stesso Salvini abbia fatto marcia indietro. Soprattutto se è vero che le sue azioni abbiano avuto poco a che fare con l’abuso delle sue funzioni in qualità di ministro dell’Interno. A meno che la lancetta processuale non punti maggiormente sull’altro polo, ossia che le azioni del leader leghista erano più una mossa politica propagandistica che altro.
Poi ci sono i 5 Stelle, che si sono dichiarati fin da subito propensi a dare l’ok per l’autorizzazione a procedere. Come era largamente prevedibile, visto che i pentastellati hanno sempre votato per le autorizzazioni a procedere. Per tutti. Anche per loro stessi.
A guastare tutto, però, ci pensa come al solito Toninelli che, a mo’ di provocazione, ha detto che dovrebbero processare tutti i Pentastellati che siedono al Governo. Ora, ci sta tutto: provocare, lanciare una sfida, però dubito fortemente che se il Governo fosse stato rappresentato integralmente dai 5 Stelle avrebbero gestito il caso Diciotti (e altri) nello stesso modo in cui ha fatto Salvini.
Ad ogni modo, staremo a vedere l’epilogo del processo a Salvini. Di certezze, al momento, ce ne sono appena due: che le tifoserie fanno male (#Salvininonmollare e #Salvinidimettiti offuscano le menti ed il giudizio), e che tutto questo gran parlare farà comunque comodo al leader del Carroccio.
Nel bene o nel male.