Riceviamo, ed interamente pubblichiamo, il sonetto”Commedie elettorali” composto da “Margot”, una nostra lettrice. Il testo dai tratti satirici, ma di impegno civile, vuole essere una riflessione sulle elezioni del 31 maggio e ricorda agli elettori quanto sia importante il voto preferenziale che verrà espresso, come sempre, nel segreto dell’urna elettorale.
Sembra che sia stato ieri eppure 5 anni son già passati,
tra imbrogli e sotterfugi non ci siamo accorti di quanto
siamo stati abbindolati.
Nessuno si è posto indugi
e, dando uno schiaffo alla morale,
si sono ancora presentati di fronte
al povero elettorato, bramoso di risposte e
assuefatto dalla vendita di lusinghe abituale.
C’è chi è così tanto bramoso di potere
che non si sarebbe mai potuto astenere
e come di consueto
ha riempito la sua bocca e quella dei suoi segugi,
di promesse che auspicano il rinnovamento completo.
C’è chi invece ha voluto,
non curante della sua condotta passata ,
riproporsi nuovamente
e infondere alla sua lista un tono
caritatevole avvincente.
C’è chi invece ha preferito non darsi ad un titolo melodrammatico,
con l’idea forse di mascherare idee più argute
o magari propositi di nonnismo automatico.
Ciò che è certo è che anche questa volta
siamo di fronte ad un agone politico
i cui protagonisti sono un pozzo di scienza
e sicuramente daranno a questo piccolo prologo della
nuova commedia a breve in scena,
la loro acquiescenza!
Il mio pensiero più profondo tuttavia, va a te
mio povero elettore
che sei circondato dalla più alta forma di bontà e
ti aggiri indifeso:
non lasciarti prendere dallo sconforto e
dai al tuo voto
il giusto peso.
Margot