Matteo Renzi contro tutti: querele a gogò

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Matteo Renzi contro tutti. Il grande (si fa per dire) boy scout di Rignano non riesce a non farsi del male. Dopo che i riflettori sono stati puntati sulle elezioni di Zingaretti e sulle europee 2019, Matteo Renzi esce dall’ombra e annuncia querele per tutti. O quasi.
Nonostante lo avesse già annunciato durante le prime presentazioni del suo ultimo libro “Un’ altra strada”, Matteo Renzi ribadisce e conferma le azioni legali.
Fra queste primeggia quella contro Marco Travaglio, reo di aver offeso la sua figura durante una diretta. Ho già scritto in merito, in questo articolo, quanto la pensata di Renzi sia insensata ed infondata.
I nomi che compaiono sulle azioni legali di Matteo Renzi sono fra i più noti e fra i più disparati. Li elenco qui di seguito:

  • Piero Pelù per aver definito Matteo Renzi il “boy scout” di Licio Gelli;
  • Costanza Miriano (giornalista RAI) «per aver sostenuto che i bambini morti in mare sono morti per colpa ‘di un porto aperto da Renzi’»;
  • chef Vissani che ha definito Matteo Renzi “peggio di Hitler”;
  • Elisabetta Trenta (ministro della Difesa) e Giulia Lupo (senatrice M5S) ree di aver definito l’aereo di Stato di Matteo Renzi “Air Force Renzi”
  • Querele “random” a più persone che hanno definito Matteo Renzi “di essere un ladro per la vicenda banche”.

Basterebbe questo per comprendere (qualora ce ne fosse ancora bisogno) quanto Matteo Renzi abbia ormai perso la concezione sia politica che reale del mondo che lo circonda. Così facendo, ha realmente preso “un’altra strada”: quella dell’oblio.

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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