MISTERO SU GIOVANNA LUPINACCI TAFURI: PARLA LA MADRE

“E se mia figlia fosse stata ammazzata?”

Riceviamo e pubblichiamo un articolo riguardante il mistero che avvolge la morte di Tafuro Lupinacci Giovanna, scomparsa in Verona il 26.08.2011 e ritrovata priva di vita in San Martino Buon Albergo il 09.09.2011, originaria di San Pietro Vernotico (BR).

“A sette mesi di distanza dalla morte di Tafuri Lupinacci Giovanna riemergono nuovi elementi. Si risveglia la paura, tornano a galla segreti tenuti volutamente nascosti e adesso quella vicenda deve essere riesaminata, la storia cambiata, la realtà modificata. Un giallo lungo sette mesi.
La giovane donna di Verona, Tafuri Lupinacci Giovanna fu ritrovata priva di vita in San Martino Buon Albergo il 09.09.2011. Il caso non destò molta attenzione in tutto il Paese e si chiuse con l’inchiesta che licenziò l’accaduto come un suicidio. “E’ giunto il momento di far luce “ – afferma la povera madre. “Qualunque essa sia – dice con gli occhi pieni di lacrime – sarà sempre una verità atroce, ma almeno mi indicherà la strada per capire cosa è successo a Giovanna. Mia figlia è stata ritrovata nelle griglie del canale di uscita dell’Adige in località Giaron, a San Martino Buon Albergo, questo conta. Ma è giusto che a quell’unica ipotesi se ne valuti un’altra”. Il caso non deve rimanere sepolto. “In questi mesi ho cercato di chiudere le porte con il passato ma non ci riesco…. fino al mio ultimo giorno di Vita mi batterò per conoscere la Verità sulle cause della sua Morte e per ottenere Giustizia” .
In seguito al baccano sollevato dai mass-media sembrerebbe che qualcosa in Procura a Verona stia accadendo. “E’ forse giunto il momento di fare luce in una vicenda dai tanti lati oscuri. Per fare ciò gli inquirenti hanno iniziato ad ascoltare quanti erano vicini a Giovanna, nella speranza che possano fornire elementi utili da cui partire per nuove e decisive indagini. Nel caos esistente nella società moderna, infatti, si spera che esistano ancora persone oneste,responsabili,razionali, che hanno il coraggio di esprimere liberamente il loro pensiero e il desiderio di rispondere alle domande che una
Madre, delusa dell’intricato iter legale che ha negato la Verità e la Giustizia nel tragico caso della morte della sua Figlia, continua ancora a rivolgersi sui media per ottenere almeno una Vittoria morale, che può lenire il suo dolore e nel contempo può lanciare un messaggio a coloro che hanno tradito il loro mandato e subdolamente hanno nascosto la verità.”

fonte:

Manuel Romano

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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