PM10: I CONSIGLIERI CHIEDONO CHIAREZZA SULLO SFORAMENTO

TORCHIAROLO – Il caso delle polveri sottili e del relativo Pm10 continua a far discutere. Dopo le vicende che i più ricorderanno, avvenute nel passato 2011, non ultimo l’incontro che il direttore dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato ebbe con la cittadinanza torchiarolese, alcuni consiglieri di minoranza hanno presentato alle autorità comunali una interrogazione riguardante gli ultimi preoccupanti dati di sforamento di PM10. In modo particolare il consigliere Nicola Serinelli afferma: “Sembra comunque alquanto strano che, a distanza di ben 7 mesi da quando il Comune di Torchiarolo ha introitato somme in acconto per l’acquisto dei filtri (40 mila euro), solo ora, sollecitato da notizie di stampa e dalla nostra interrogazione, il Sindaco tenta di dare una risposta eludendola e delegandola alla Regione e all’ARPA. E pensare che su Torchiarolo sono stati registrati valori altissimi di PM 10, valori che certamente procurano ansia, preoccupazione e dubbi che sollecitano risposte adeguate da rendere alla comunità che ha il diritto di sapere e capire”.
Di seguito viene riportata integralmente l’interrogazione dei consiglieri:

Premesso che da notizie assunte risulta che la “centralina” collocata nel nostro Comune abbia registrato valori di PM10 alquanto preoccupanti per il paese.
Sul portale dell’ARPA Puglia i dati rilevati risultano eloquenti, come eloquente e preoccupante é lo
sforamento registrato soprattutto nei giorni del 27 – 28 e 29 novembre.
Rilevato che da quanto é dato sapere, detti valori tendono giornalmente al rialzo. Analoga presenza non risulterebbe in altre realtà locali limitrofe alla nostra. Risulterebbe altresì che a Torchiarolo lo sforamento sia avvenuto già molte altre volte nel corso degli ultimi tempi.
Considerato che, se fossero vere le notizie di cui sopra, dovremmo considerarci in emergenza. La presenza di sostanze solide  e liquide (PM10) derivanti dalle diverse fonti presenti sul nostro Territorio (autoveicoli, processi artigianali e industriali e/o fenomeni naturali) a dire dei dirigenti ARPA e dallo stesso governo locale, sarebbe causata dai camini diffusi nelle nostre case

CHIEDIAMO DI CONOSCERE

– le autorità locali, in primis il Sindaco, sono a conoscenza dei dati di cui sopra?
– se lo sono, perché non sono stati informati i cittadini o i consiglieri comunali?
– si é coscienti che detto fenomeno, se non opportunamente risolto, rischia di mettere a rischio la salute della nostra gente?
– se non sono a conoscenza, come si intende tutelare gli interessi della salute delle persone?
– Quali accorgimenti si intendono adottare?
– come mai, da tempo, non si parla più del fenomeno inquinamento?
– si crede di averlo definitivamente debellato una volta individuata la causa nei camini?
– se così fosse, perché non si sono messi in atto provvedimenti conseguenti (ordinanze) per contenere il fenomeno?
– perché mai si attende solo l’irreparabile e le emergenze?
– perché il governo locale (supportato da alcune associazioni ambientaliste, nonché da certe forze
politiche che per decenni hanno persino speculato sulla vicenda) non sta avendo il coraggio di
parlar chiaro alla gente per renderla edotta su quanto accade sul territorio e nell’ambiente?
– che fine ha fatto la vicenda dei filtri dei camini?
– perché non sono stati presi provvedimenti? – quale è la situazione delle combustione di residui vegetali
nelle campagne visto che da piu’ di un mese la situazione è insopportabile?.
– che fine hanno fatto i primi 40.000 euro stanziati dalla Regione per l’adeguamento dei camini (filtri)
– perché non si è avviato l’iter per ottenere i restanti 60.000 euro.

Restiamo in attesa di riscontro da renderci nel prossimo Consiglio Comunale.

Distinti saluti.

Nicola SERINELLI – Maurizio NICOLARDI – Luca ROMANO – Maurizio DE MASI

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

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