“Uniti per Rizzo” su caso Anac. A NCD: “legalità non garantita, solo violazione della legge”

SAN PIETRO VERNOTICO – Continua il carteggio sul caso Anac. Dopo le dichiarazioni del consigliere Rizzo, a rispondere a Maurizio Renna (ed in particolare al NCD) nel merito è la segreteria di “Insieme per Rizzo”. Nel testo vengono riportati alla luce i fatti ed i documenti che l’Anticorruzione ha inviato al Comune sanpietrano. Per una completa comprensione della vicenda, alleghiamo il testo integrale:

Finalmente abbiamo letto la nota Anac e ci si rende conto sempre di più del pericolo costante che ogni giorno vive il nostro Paese, affidato dal PD nelle mani di persone che hanno difficoltà oggettive finanche a leggere l’italiano corrente, come dimostrato del resto dalla segreteria di NCD-AP.
L’Anac parte da una nota inviata il 4.2.2016 nr. 19595 con la quale contesta a Renna l’artificioso frazionamento degli affidamenti sul verde pubblico; alla predetta diffida qualche folle del Comune ha risposto con nota del 25.2.2016 non già facendo il mea culpa, ma adducendo che non vi è stato alcun artificioso frazionamento e tanto meno ripetitività di comportamento. orlando nasta
L’Anac, sentitasi presa in giro da siffatte risposte, per dimostrare la loro falsità, ha inviato la nota tanto declamata in consiglio comunale, con cui ha iniziato ad elencare tutte le precedenti contestazioni e missive, partendo da quella del 4.2.2016 riferita al verde pubblico (la seconda in ordine di tempo) e proseguendo con: 1) esposto di Orlando Nasta riferito agli affidamenti dei servizi cimiteriali da settembre 2015 al 31.3.2016 (artificioso frazionamento e quindi terzo esposto in ordine di tempo accolto da Anac); 2) provvedimento Anac del 24.12 2015 (esposto a mia firma) con cui ha censurato gli affidamenti per i servizi tecnici scuole Don Minzoni e De Simone; 3) affidamenti (segnalati dalla attuale amministrazione con un vero e proprio ….autogol!) riguardanti una serie di servizi in favore di una cooperativa sociale dal 2012 sino al 31.5.2015, sui quali Anac non si esprime in termini di illegittimità ma per indicare che gli stessi sono avvenuti senza soluzione di continuità; 4) precedente esposto dell’ex Sindaco Rollo sul cimitero che, secondo quanto scritto da Anac, attende riscontri dal 24.6.2015. Infine Anac contesta una violazione formale grave: sul sito del Comune non è stato indicato, come per legge, il responsabile prevenzione e corruzione.
In buona sostanza Anac ha utilizzato tutta la documentazione in suo possesso (ivi compresa quella inviata dall’attuale Amministrazione riferentesi al periodo 2012-2015) per evidenziare che nonostante l’accoglimento dell’esposto sugli incarichi tecnici (a firma Rizzo del 24.12.2015) e del verde pubblico (a firma Giannone datato 4.2.2016) invece di ripristinare la legalità, si è continuato a violare la legge visto l’accoglimento anche dell’esposto inoltrato da Nasta (affidamento cimitero dal 1.9.2015 al 31.3.2016), anch’esso accolto con la nota 84472 del 26.5.2015 inviata il 20.6.2016 al solo indirizzo pec del Comune (per tale ragione non noto alle opposizioni)!
Riteniamo che anche un analfabeta leggendo l’italiano corrente rileverebbe dalla comunicazione che Anac ha diffidato il Segretario generale Dr. Montanaro al ripristino delle disposizioni violate ed al rispetto del codice dei contratti, dando il termine di 30 giorni per gli adeguati riscontri, decorsi i quali Anac applicherà la norma di cui all’art. 213 comma 13 del decreto 50 del 2016 (se non erro è prevista una sanzione che può arrivare sino al max di €.25.000,00).
Riportiamo la frase contenuta nel documento che, è bene evidenziarlo, definisce la denuncia presentata da Orlando Nasta, accogliendola: “Sulla base delle considerazioni ed osservazioni che precedono, nel comunicare la definizione del procedimento ai sensi dell’art. 7 comma 1 delletra a) del vigente Regolamento di vigilanza e accertamenti ispettivi nel settore dei contratti pubblici (consultabile sul sito dell’Autorità), si invita, nuovamente, il Responsabile in indirizzo al ripristino delle deposizioni violate, come sopra indicate ed in particolare, al rispetto della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture rispettando, tra l’altro, l’obbligo della programmazione delle acquisizion, ai sensi dell’art. 21 del d. lgs. Nr. 50 del 18.4.2016. Per quanto sopra si rimane in attesa di riscontro ai rilievi sopra indicati da comunicare entro 30 giorni dal ricevimento della presente nota ex art. 213 comma 13 del predetto decreto 50/2016.”
Caro segretario, forse adesso Lei avrà le idee più chiare delle ragioni in forza delle quali in un solo anno di amministrazione ben due segretari generali sono scappati via da S. Pietro Vernotico. Un pensiero: non senta i consigli della Dr.ssa Tafuro e dell’Arch. Delle Donne, è rischioso. Le sembra lecito inviare ad Anac solo gli affidamenti effettuati dal 2012 al 2015 ad una cooperativa omettendo di inviare quelli effettuati anche in favore delle altre cooperative sociali che operavano sul territorio (cinque): eppure gli affidamenti sono stai effettuati utilizzando procedure che erano applicate anche dalla Amministrazione Rollo! Ha visto il risultato? Cercavate grazia ed avete ottenuto giustizia: l’anticorruzione ha utilizzato gli atti inviati per rafforzare il convincimento della “ripetitività del comportamento non coerente con la disposizione”.. di legge (come riportato a pag. 2 nota Anac), ed ora Lei sarà chiamato a porre rimedio alla situazione (anche del periodo dal 2012 al 2015?); se non realizza tale risultato potrebbe pagarne le conseguenze come responsabile della Prevenzione e corruzione ex art. 213 comma 13 decreto 50/2016!
AULA CONSILIARE COMUNE SAN PIETRO VERNOTICOCerto caro Dr. Montanaro non potrà non tenere conto di una differenza: i dirigenti che hanno fatto gli affidamenti dal 2012 al 2015 hanno seguito procedure previste dalla legge e poi hanno fatto proroghe tecniche nelle more dell’espletamento di gare o degli esiti di giudizi pendenti, senza che mai Anac sia a quel tempo intervenuta, per cui non avevano motivo di dubitare nella legittimità del loro operato; chi ha operato da giugno 2015 a tutt’oggi, nonostante le diffide Anac, dolosamente non ha posto rimedio alla incresciosa situazione, anzi ha consentito di portare a termine con pagamenti eseguiti ad aprile/ maggio 2016 affidamenti dichiarati illegittimi sin dal dicembre 2015: forse vi è una sostanziale differenza.
Si ha l’impressione che sia stato un autogol concentrarsi sul passato (pensando di colpire la precedente amministrazione) invece di porre rimedio al presente: come riportato da Anac i dati acquisiti consentiranno solo di incidere sull’ammontare della sanzione che potrebbe essere inflitta al povero Segretario Comunale qualora nel termine indicato da Anac non provveda a ripristinare le disposizioni violate (mi sembra difficile immaginare che il Dr. Montanaro riesca a farsi restituire dai tecnici i soldi illegittimamente incassati o che li faccia pagare a chi non ha interrotto gli affidamenti illegittimi). Ma continuate pure a seguire i consigli della “regista”, tanto il predetto dirigente non firma gli atti, predispone tutto e li fa firmare a chi poi sarà chiamato a pagare le sanzioni ! Quel dirigente, da quando si è insediata l’attuale Amministrazione, ama ripetere e ricordare un proverbio cinese assumendo che lei sta seduta sul fiume attendendo il passaggio dei cadaveri del nemico (non pensavo che un dirigente comunale ne avesse): fatele fare un corso, portatela al poligono, fino ad ora mi sembra che abbia sbagliato mira e bersaglio …. viste le decisioni dell’Anac! E se così non fosse, preoccupatevi di individuare chi è l’effettivo nemico!”

Segreteria “Uniti per Rizzo Sindaco”.

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