NO ALL’ABBATTIMENTO DEL MURO
SAN PIETRO VERNOTICO – Convoca ieri la conferenza dei servizi scolastici presso il Comune di San Pietro Vernotico.
Alla presenza dell’ ass. alla pubblica istruzione Sandro Saponaro, al Primo cittadino Pasquale Rizzo, alla dirigente scolastica dott.ssa Giuseppa Elia e alla vice dirigente della scuola Ruggiero de Simone Luciana Cascione, sono stati affrontati i vari punti all’ordine del giorno.
Tra questi è stato oggetto di discussione il potenziale disagio della scuola Rodari per la futura classe II D. A tal proposito si ricorderà come tale aula è stata, in questi giorni, un tema molto discusso a seguito delle segnalazioni fatte dai genitori degli alunni, che reclamavano una maggiore sicurezza considerata la quantità dello spazio per ogni singolo frequentante (0,97mq) ed il numero degli studenti (25).
Alla luce di tutto ciò, la dott.ssa Elia aveva avanzato la proposta di uno smistamento dei ragazzi declinando l’abbattimento del muro.
“L’amministrazione non è dell’idea, né ha la volontà, di abbattere il muro”. Questa la ferma dichiarazione del sindaco Rizzo riguardo al tema. In effetti, l’abbattimento del muro presenta costi sia a livello tecnico e burocratico. Al contempo, come si evince dal resto del discorso improntato in sede di conferenza, tutto ciò genererebbe un precedente all’interno del plesso e qualunque altra classe potrebbe reclamare uno stesso trattamento.
“La II D non è l’unica aula a presentare un problema di ristrettezze di spazio” afferma la dirigente.
“Anzi”, continua, “sono diverse le classi in cui vi sono oltre venti frequentanti ed un paio di ragazzi diversamente abili”.
Considerate le attuali disposizioni la dirigente, di concerto con l’assemblea, ha presentato la richiesta di sdoppiamento dell’aula soprattutto per far fronte ai tre futuri alunni che si iscriveranno nella II D nell’anno scolastico 2011.
Sempre la dott.ssa Elia ha poi esposto e chiesto un eventuale ampliamento di uno spazio più grande all’intero della scuola, al fine di una maggiore fruibilità per eventi speciali come riunioni e momenti ricreativi.
Il primo cittadino ha quindi risposto “che i casi, nello specifico, sono differenti e tale valutazione impone una valutazione più ampia”.
Un progetto in fieri, quest’ultimo, che vedrà la sua attuazione durante l’anno. Mentre, da parte delle istituzioni, la linea di posizione concernente il caso II D rimane fermo: a causa delle segnalazioni fatte dai genitori, si provvederà allo sdoppiamento con o senza consensi di quest’ultimi.
SenzaColonne 30/07/2010