SAN PIETRO VERNOTICO – Porte aperte al nuovo consiglio comunale. A poche settimane dal voto amministrativo, il paese sanpietrano vedrà ben presto cambiare il proprio assetto in sede di consiglio comunale. Oltre all’infelice e dimenticabile episodio-simbolo delle porte accuratamente smantellate, la maggioranza Renna porta con sé nuovi (e non) consiglieri: Maria Lucia Argentieri, Valentina Carella, Pietro Solazzo, Angelo Esposito, Anna Monteduro, Andrea Bracciale, Oronzo Giordano, Eugenia Pecoraro, Giuseppe Di Taranto, Davide Marangio, Carmela Marra. Tra i banchi dell’opposizione, toccherà prendere posto invece il sindaco uscente, Pasquale Rizzo, il quale ha già affermato con un post su facebook che continuerà il suo lavoro anche e sopratutto stando in minoranza: “Ogni atto, documento, comportamento, affermazione, omissione avrà l’attenzione che merita.” Con lui lo seguono: Giuliana Giannone, Pierangelo Pinto, Michele Lariccia, Orlando Nasta. Delle altre liste che non sono riuscite a varcare la soglia minima delle preferenze, ossia M5S e PSI, solo il meetup sanpietrano ha confermato tramite comunicato stampa che continuerà a “vigilare sino alla fine” anche stando fuori dal Consiglio.
Un panorama politico abbastanza prevedibile, quello dell’ attuale cittadina sanpietrana: da un lato l’amministrazione delle larghe intese (una piacevole conferma dell’assetto nazionale e territoriale) con pezzi di NCD ed ex forzisti (nonostante quest’ultimi non siano riusciti ad occupare alcuna poltrona); dall’altro lato (forzisti e liste civiche al seguito) abbiamo chi sinora il paese l’ha governato e che, pertanto, ben conosce i lavori e le opere pubbliche già avviate e potrà seguirne il corretto iter. Una granitica contrapposizione manichea, quella della politica amministrativa sanpietrana, cui va ad inserirsi trasversalemente il MoVimento 5 Stelle, già presente sul territorio da più di un anno. PSI, invece, non pervenuto. Almeno per ora. Ma anche questo, come il resto d’altronde, era abbastanza prevedibile.
San Pietro Vernotico: come cambia il Consiglio comunale
