TORCHIAROLO IN MINIATURA: IL PAESE RIVIVE NELL’ARTE

di MARCO MARANGIO

TORCHIAROLO – Torchiarolo in miniatura. Parti del paese, con i monumenti storici, rivivono attraverso l’arte e la passione di un comune cittadino: il maestro Crocefisso Martina.
In una casa poco lontana dal centro, discreta ed appartata, avviene questo piccolo “miracolo”. Quando l’idea di Martina si trasforma in un’opera d’arte minuziosa e particolareggiata, allora lo spettatore non può che apprezzare un così originale prodotto di maestria.
“Ho iniziato questa libera professione – racconta Crocefisso Martina – una volta terminato il lavoro come guardia giurata a Trepuzzi. Da allora è nata in me questa passione. Ho iniziato col raccogliere pietre di campagna, a scolpirle. Pian piano, grazie all’incoraggiamento di alcuni fedelissimi amici, ho iniziato a riprodurre i luoghi storici del mio paese. La mia prima opera è stata la parrocchia Matrice di Torchiarolo e, successivamente, mi sono lasciato trasportare dalla passione per le miniature. Il lavoro svolto da me è stato sempre meticoloso e dettagliato. Per riprodurre fedelmente un edificio, scatto numerose foto affinché ogni piccola sfumatura possa rivivere nella mia riproduzione in scala.”
Martina fa notare, infatti, come su una sua miniatura di una torre di Torchiarolo vi siano dei piccoli puntini sulla parete laterale atti a riprendere fedelissimamente gli squarci sul muro causati dagli spari dei cacciatori.
“Ogni cosa che si nota sulle mie rappresentazioni non sono messe per caso. Esistono negli edifici reali. Ad un certo punto, ho voluto cambiare tematica artistica e recentemente, sotto i consigli di un professore d’arte, ho iniziato nel riprodurre volti di qualsiasi genere, soprattutto religiosi. Tutto quello che ho fatto è nel mio laboratorio, non ho venduto nulla per una mia scelta. Se l’amministrazione comunale, un giorno, vorrà prendere qualche mia opera da esporla nel Palazzo di Città, ne sarò orgoglioso ed onorato”.
Successivamente, il maestro Martina mostra con tacito orgoglio quelle che sono le sue rappresentazioni più riuscite. Si inizia, ovviamente con la prima opera di Martina, ossia la Chiesa madre in Piazza Castello. Si continua poi con il Castello Baronale, il monumento dei caduti in guerra, la Chiesa del Rosario, l’ Osanna, la Torre dei Bartoli, la Torre comunemente detta “lu mucciu”, la vecchia sede municipale, la cupola che si trova nella marina di Lendinuso, le chiese di San Domenico e Sant’Antonio, le scuole medie statali “Valesio”, il santuario della Madonna di Galeano ed il palazzo Tarantini restaurato.
Una storia particolare racchiude la miniatura della chiesa dell’Immacolata. Crollata da circa quarant’anni, Crocefisso Martina ha voluto riprodurla fedelmente nella sua veste originale:
“Questa chiesa non è stai mai recuperata. E’ stata buttata a terra ed al suo posto adesso c’è una sala biliardo. Proprio per questo motivo, ho voluto riprodurla in scala per riportarla, in un certo senso, alla luce.”
Chi avesse voglia, pertanto, di fare una visita alla piccola chiesa dell’Immacolata può farlo, ma in un modo nettamente diverso, ma di sicuro impatto poiché rivive nel laboratorio di Martina.
“Tutto il mio lavoro, l’ho fatto per Torchiarolo. Certo, avrei voluto che il Comune si incaricasse di prendere qualche miniatura per esporla nel Municipio a vista di tutti. Se questo non avviene, le mie opere rimarranno qui nel laboratorio. So che è difficile per l’amministrazione farsi carico di tutto ciò, ma non vuol dire che un giorno non debba avverarsi”.
Un sogno che si augura di tutto cuore a Crocifisso Martina, poiché è non soltanto un cittadino che merita, ma soprattutto un artista che ha voluto fare del proprio e amato paese la propria fonte di ispirazione.

Senzacolonne 10/02/2011

Marco Marangio

giornalista pubblicista, dottore in Lettere Moderne, amministratore del blog Prima Pagina, autore di "Percorsi" (Albatros Il Filo, 2010) e di "Matteo Renzi - La parola sono io (Effigi editore, 2018)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.